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L’altro volto del boom economico, alla Rinchiostra la mostra sulla Zona industriale Apuana

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L’associazione Mura Aperte invita la cittadinanza all’inaugurazione della mostra fotografica sulla Zona industriale Apuana del fotografo Marco Buratti, che si terrà al parco della Rinchiostra, alle 21, il 17 luglio, anniversario dello scoppio della Farmoplant.

“La provincia di Massa Carrara è uno dei 57 siti di interesse nazionale (SIN) per contaminazione ambientale. I cittadini delle aree SIN o SIR, Siti di Interesse Regionale, sono esposti ad un alto rischio socio sanitario, a causa dell’elevato livello di sostanze altamente inquinanti presenti nelle aree identificate da tale denominazione.
Questa allarmante situazione è dovuta principalmente all’insediamento nell’immediato dopoguerra di industrie chimiche per la produzione di pesticidi, ferro-leghe, cemento e amianto, che in assenza di stringenti normative in materia di smaltimento di rifiuti e il beneplacito di amministratori locali e sindacati interessati esclusivamente alle ricadute occupazionali, hanno depauperato scientificamente il territorio, sversando veleni nelle falde e omettendo i necessari controlli agli impianti che poi furono causa dei numerosi incidenti avvenuti nel corso degli anni.
Lo scoppio di una cisterna contenente Rogor nello Stabilimento Farmoplant, avvenuto il 17 Luglio del 1988, non fu che la goccia di un vaso nel quale rumianca, fibronit, italian coke, per citare gli esempi più eclatanti, traboccavano sistematicamente veleni.
Come dimostrano i numerosi studi epidemiologici condotti dal consiglio nazionale delle ricerche e dal ministero della salute, Massa Carrara paga e pagherà per chissà quanti anni a venire l’effetto dell’inquinamento ambientale in termini di salute dei suoi cittadini.
L’individuazione delle responsabilità civili e penali, gli eventuali risarcimenti, le mancate bonifiche, sono impattate nel sistematico muro di gomma, condizione preparatoria per accedere all’agognato oblio, strumento tanto caro alla nostra repubblica del me ne frego.
A distanza di trent’anni da quei tragici fatti, che ancora rendono letali le nostre falde acquifere, l’alienazione della memoria è resa evidente dall’inconsapevolezza dei più giovani sui disastri avvenuti. Tuttavia essi impongono una riflessione aperta e partecipata di tutti i cittadini della provincia sui fatti accaduti e sul futuro del nostro territorio.
Per tenere alta l’attenzione sulle tematiche ambientali e per chiedere risposta alle istituzioni comunali, provinciali e regionali sullo stato relativo a stanziamenti, bonifiche e progettualità, venerdì 17 di Luglio dalle ore 21.00 si terrà al Parco della Rinchiostra una mostra multimediale, del fotografo Marco Buratti che rievoca il disastro avvenuto nella Zona Industriale Apuana.
Il percorso della mostra immerge lo spettatore in un reticolo temporale tra passato e presente in cui materiale d’archivio come locandine, foto storiche, surreali spot pubblicitari confezionati dalla Edison Montecatini da dare in pasto all’italietta del boom economico si intrecciano ad immagini attuali corredate da video interviste rilasciate dagli abitanti di Avenza e di Alteta (tra cui alcune figure di spicco che si sono battute per la chiusura della Farmoplant). L’obiettivo del fotografo non è quello di raccontare la storia ufficiale ma di dare la voce a chi l’ha vissuta da vicino, “in prima persona”. Alcune delle fotografie esposte sono già apparse su importanti testate giornalistiche come il Venerdì di Repubblica, il magazine online Open Eyes e l’intero progetto è stato selezionato in prestigiosi concorsi fotografici. L’evento è curato da associazione muraperte e raccoglie l’adesione di numerosi enti del territorio che da anni si battono per la tutela ambientale e per portare a compimento gli interventi di bonifica di tutta la zona industriale. Gli organizzatori sostengono che la mostra non si limita ad essere un’amara rievocazione di quel dramma, della scia di morti postdatate nel tempo, della miope e prevedibile, decadenza del fenomeno industriale, ma è un’occasione per chiedere alla politica di agire con coraggio e senso di responsabilità mettendo in opera il progetto di bonifica che il territorio di Massa Carrara aspetta da oltre 30 anni”.

Aderiscono all’iniziativa ISDE-associazione Medici per l’Ambiente di Massa Carrara, Legambiente Carrara, Archivio Germinal, ADiC-Associazione per i Diritti dei Cittadini, Fridays For Future-Carrara, Comitato Acqua alla Gola Massa

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