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L’Erp reclama l’ex San Giacomo, l’Officina si mobilita

Il progetto di teatro popolare che da due anni anima quell'angolo di Carrara sembra destinato a volgere al termine

Sotto sfratto il collettivo Officine San Giacomo che gestisce l’omonimo spazio di via Carriona. Il progetto di teatro popolare che da due anni anima quell’angolo di Carrara sembra destinato a volgere al termine da quando il San Giacomo è oggetto dell’interesse di Erp, ente che gestisce lo spazio per il Comune di Carrara (organo proprietario del fondo). L’ex ospedale diventato centro per le arti performative è stato infatti reclamato da Erp per aprire un nuovo bando e l’assessora alla cultura del Comune, Federica Forti, fa sapere che al momento dentro lo spazio operano “soggetti senza titolo”.

La vicenda ha lasciato attoniti gli artisti che fanno parte delle quattro associazioni che nel 2018 avevano vinto il bando per la gestione dell’immobile. Per sabato 25, alle 15, hanno indetto un’assemblea pubblica per discutere il da farsi. Anche perché da quel gennaio 2018 di cose al San Giacomo ne sono state fatte e ciò che auspicano “nonostante la mancanza di fondi e di sicurezza”, “la precarietà in cui abbiamo lavorato in questi due anni” è che “il Centro resti aperto e fruibile da tutti, che sempre più fioriscano spazi aperti per le attività e le persone che abitano e vivono questa città”.

Nel gennaio 2018 il settore cultura aveva aperto un bando per la gestione del Centro per le Arti Performative San Giacomo. L’ex ospedale, antico luogo di ricovero che affiancava la via Francigena ristrutturato nel ’99 per diventare uno spazio multifunzionale, era chiuso di fatto da anni. Il bando aveva carattere inclusivo e prevedeva per la durata di sei mesi l’utilizzo dei locali dell’ex ospedale come sala per prove, spettacoli, mostre, corsi, a patto che tutte le attività fossero gratuite. Le associazioni che hanno risposto al bando sono state sette, tra cui quattro compagnie teatrali, che nel corso dei primi mesi del 2018 hanno formato il collettivo “Officine San Giacomo”, allo scopo di coordinare meglio le attività e fare proposte continuative e interessanti per il territorio. Fin dall’inizio il luogo ha avuto da una parte un carattere di sperimentazione e ricerca, e dall’altro un’apertura alla città e al quartiere.

“Facciamo soprattutto teatro. Un teatro popolare non è un teatro d’élite, vuole essere un teatro pubblico e al pubblico presta attenzione, se ne prende cura, vuole esserne abitato, crea uno spazio di relazione con la comunità, sviluppa complicità e senso di appartenenza”, spiega il collettivo.

Molte sono state le attività di questi due anni, alcune ancora in corso: spettacoli per grandi e per piccoli, corsi di teatro, stages di acrobatica, danza, serate di ballo popolare, concerti, conferenze, mostre, dibattiti, una banda musicale per grandi e piccini, rassegne tra cui “Oltre il ponte” con il sostegno della Cassa di Risparmio di Carrara e “Cantieri aperti” con il sostegno della Provincia, a cura della compagnia Semi cattivi; collaborazioni con studenti e docenti dell’Accademia delle Belle Arti di Carrara; con compagnie internazionali tra cui Teater na De Dam (Olanda) e strutture locali tra cui “Casa di Betania”, a cura di Antonio Bertusi e la casa di riposo per anziani “Regina Elena” a cura dell’”Osservatorio teatrale” e Compagnia Stradevarie.

“Alla scadenza il bando è stato rinnovato e da aprile 2019 abbiamo pagato un affitto all’ERP (Edilizia Residenziale Pubblica) e abbiamo avuto la possibilità di aprire formalmente corsi, stages, spettacoli, mantenendo comunque molti progetti e attività libere e gratuite per l’utenza – continua il collettivo – Durante la scorsa estate numerose realtà locali si sono avvicinate e hanno progettato con noi la stagione invernale. A ottobre però, quando i corsi erano iniziati e la programmazione stilata, abbiamo saputo che a breve saremmo dovuti uscire dal Centro.
Che succede? Perché un luogo fucina di attività culturali e sociali, frequentato e vissuto da artisti e da persone che abitano il quartiere e la città e che ogni giorno sta crescendo, deve improvvisamente chiudere? Perché tagliare le gambe ad un progetto che sta prendendo corpo nel cuore di una città che ha bisogno di cultura e di spazi di condivisione forse più dello stesso pane?”.

L’assessora alla cultura Federica Forti esprime apprezzamento per quanto fatto dall’Officina. “Quello che però non si dice – interviene Forti – è che il bando iniziale era volto all’affidamento temporaneo dello spazio. Poi c’è stata una proroga e oltre alla prima proroga non potevamo andare. A quel punto Erp ha realizzato un contratto con l’officina ma quel contratto non è rinnovabile. Se loro escono permettono ad Erp di fare un bando per la gestione dello spazio al quale possono partecipare. Poi che vinca il migliore”.

Forte appare irremovibile e smentisce ogni possibilità di sostenere il progetto: “non si può garantire la continuità. Loro hanno la mia stima ma al momento sono dentro quel centro senza titolo. E non ci sono vittime qua, solo accordi legali da rispettare”.

Come scritto sabato si terrà un’assemblea alla quale il collettivo invita tutta la cittadinanza. E ricordano le iniziative programmate per il prossimo mese: “Il nostro calendario prevede, solo per il prossimo mese, oltre ai corsi per bambini e per grandi a cura di Policardia Teatro, Stradevarie, Jacopo Marconi anche: il 26/1 ore 21:00, in occasione della giornata della memoria uno spettacolo della giovane compagnia “Gli itineranti”; il 31/1 una serata di danze popolari in collaborazione con Folkapuano, l’1 e 2/2; Athamanta- giornate di studio #1, Le ricadute del sistema estrattivo su territorio e comunità, organizzata da Fridays For Future Carrara, Casa Rossa Occupata e Fridays For Future Massa, sabato 1 ore 19,30 un estratto dello spettacolo “Marbleland” di Soledad Nicolazzi; il 7 febbraio “Sciamanesimo e rituali- conferenza esperienziale”; il 15/2 “Workshop per aspiranti Videomaker “a cura di Fabio Aiazzi; il 22/2 concerto dell’Orchestrana e Cristina Alioto; il 23/2 stage di canto a cura di Camilla Barbarito”.

(foto: performance dei Semicattivi)

CAMILLA PALAGI