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“Ut pictura: alfabeti dipinti”, una mostra tra il passato e presente foto

Inaugurazione domenica 16 dicembre alle 16,30 presso il Museo Diocesano di Massa

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“Ut pictura: alfabeti dipinti”. Questo il nome della mostra personale di Massimo Pulini, curata da Mauro Daniele Lucchesi, direttore artistico dell’associazione Quattro Coronati, che verrà ospitata dal Museo Diocesano di Massa dal 16 dicembre 2018 fino al 10 febbraio 2019 (dal giovedì alla domenica, dalle ore 15 alle 19).

Pulini, artista emiliano e docente titolare della Cattedra di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, con questo nuovo ciclo di opere, realizzate su lastre di vetro, prende per mano il visitatore per accompagnarlo in un immaginario viaggio della “parola” per condurlo all’immagine. Saranno circa 30 opere esposte all’interno delle sale, e sopra ognuna di esse comparirà una lettera dell’alfabeto latino, greco, cirillico e arabo che formeranno una frase. “Dopo periodi eterogenei e alcune vacanze del pensiero sono tornato di recente a frequentare il mio primo mondo di stili, che negli ultimi anni avevo conservato ma messo da parte – ha affermato l’artista – Ho provato a declinare forme e gesti alla lingua, alle parole usate e sono nati degli alfabeti quasi in modo spontaneo. Dopo averne portato a compimento uno, quello d’uso, mi sono rivolto a idiomi e caratteri differenti, misteriosi dalla mia distanza. Dal Latino sono passato al Greco, poi all’Ebraico e all’Arabo, le quattro colonne alfabetiche che sostengono la parte di mondo in cui sono nato e vissuto”.

“E’ una mostra insolita – ha spiegato Lucchesi – Lo spettatore potrà percepire una sorta di continuità tra l’arte dei primi del ‘400 e quella contemporanea di Pulini. I visitatori non svolgeranno un ruolo passivo, bensì attivo perché verranno portati a ragionare e a scoprire qual è la frase misteriosa nascosta tra le opere”. “Sarà una bellissima esperienza anche per noi – ha dichiarato Elena Scaravella, curatrice del Museo Diocesano – E’ un momento diverso e stimolante allo stesso tempo, sia per noi che per il pubblico che si troverà difronte ad una realtà nuova. Le opere in legno dipinto del periodo rinascimentale si mescoleranno a quelle contemporanee per condurre lo spettatore in un viaggio nel tempo tutto nuovo”. “Pulini ci ha incuriosito proprio per questo suo aspetto misterioso – ha detto Don Luca Franceschini – Il dialogo che si verrà a creare tra opere antiche, contemporanee e i vari alfabeti sarà interessante”.

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