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Enrico Lo Verso a Carrara fra teatro e cinema

Il popolare attore ha parlato dello spettacolo Uno nessuno centomila di Pirandello, e del film Michelangelo Infinito, di cui è protagonista, girato nelle cave di Carrara.

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Dopo essere stato a Carrara lo scorso mese di agosto per girare il film Michelangelo Infinito (prodotto da Sky con Magnitudo Film, con la regia di Emanuele Imbucci), in cui interpreta Michelangelo, Enrico Lo Verso, martedì 16 e mercoledì 17 gennaio, è di nuovo a Carrara con il suo spettacolo Uno nessuno centomila dal romanzo di Luigi Pirandello (adattamento e regia di Alessandra Pizzi, produzione Ergo Sum), con cui si inaugura la stagione teatrale, promossa da Comune e Fondazione Toscana Spettacolo onlus. Una inaugurazione fortemente sostenuta dall’Amministrazione comunale di Carrara e condivisa con Fondazione Toscana Spettacolo, per l’alto valore culturale e teatrale del progetto.

Lo spettacolo
Uno nessuno centomila è il romanzo “più amaro di tutti, profondamente umoristico, di scomposizione della vita”, come lo sintetizza lo stesso Pirandello. Lo spettacolo firmato da Alessandra Pizzi ne propone una originale messa in scena, che ridisegna il rapporto all’interno dello spazio scenico tra la parola e il gesto. Enrico Lo Verso è protagonista indiscusso con una interpretazione naturalistica, immediata, “schietta”, volta a sottolineare la contemporaneità di un messaggio universale, univoco, perenne: la ricerca della propria essenza, dentro la giungla quotidiana di omologazioni; la voglia di arrivare in fondo ed assaporare la vita, quella autentica, oltre le imposizioni sociali dei ruoli; la paura di essere soli, fuori dal grido sociale della massa.

Il film
Michelangelo – Infinito, racconta la vita e le opere che hanno reso celebre il genio di Michelangelo Buonarroti; sesta grande produzione cinematografica dedicata all’arte per Sky con Magnitudo Film. Il film traccia un ritratto a tutto tondo dell’uomo e dell’artista Michelangelo, da una parte schivo e inquieto, capace di forti contrasti e passioni, ma anche di grande coraggio nel sostenere le sue convinzioni e ideologie. A dare il volto a Michelangelo Buonarroti è Enrico Lo Verso (Il ladro di bambini, Lamerica, Così ridevano, I Miserabili, Maltese – Il Romanzo del Commissario, Raffaello – il Principe delle Arti), mentre ad impersonare Giorgio Vasari c’è Ivano Marescotti (Johnny Stecchino, Raccontami, Hannibal, Cado dalle nubi, A casa tutti bene).
Il film con l’ampia sezione dedicata a Michelangelo presso le cave di marmo, testimonia il forte legame dello scultore con il territorio apuano e la sua materia. Tra i punti di forza del film è, infatti, l’ambiente in cui si svolge la narrazione di Michelangelo (il suo limbo), ovvero l’interno della cava, da cui si snoda tutta la narrazione del film e che ci accompagna dalla prima all’ultima inquadratura: un fil rouge visivo di grande impatto che crea un’occasione straordinaria di promozione per il territorio.

Per valorizzare lo stretto rapporto tra lo scultore e la città di Carrara, nel mese di maggio verrà inaugurata a Villa Fabbricotti l’esposizione museale dedicata a Michelangelo Buonarroti, con la mostra fotografica del set e con la proiezione in anteprima a Carrara del making of del film, ovvero il “dietro le quinte”, che consentirà di vedere la genesi di questo importante progetto, che ha ottenuto, oltre al patrocinio del Comune di Carrara, anche quello del Comune di Firenze e il Riconoscimento da parte del MiBACT Direzione Generale Cinema.

La cultura è al centro della nostra azione politica, ha dichiarato il Sindaco di Carrara, e lo testimonia il nostro impegno affinché vengano realizzati a Carrara spettacoli teatrali e produzioni cinematografiche di qualità. L’Amministrazione comunale ha deciso di concedere il patrocinio a questo progetto, ha spiegato l’Assessore alla Cultura, poiché tutte le produzioni di film d’arte di Sky sono caratterizzate da una elevata accuratezza e ricerca filologica, con le riprese effettuate nei luoghi originali. Ne è conseguita una produzione di rilievo per il territorio carrarese, non solo per la location individuata presso i bacini marmiferi, ma anche per le consulenze e le maestranze a cui è stato fatto ricorso per la realizzazione e la messa a disposizione di manufatti che sono stati ripresi nel film”. “Dato che tra le finalità perseguite dall’ Amministrazione comunale c’è quella di promuovere la cultura nei suoi molteplici aspetti e la formazione dell’individuo, la produzione Michelangelo-Infinito, conclude l’Assessore, costituisce un evento di rilievo che si distingue per l’intento di dare ampia divulgazione al legame tra Michelangelo e Carrara, dove l’artista ha trovato ispirazione per mezzo delle cave e della lavorazione del marmo, oltre a rappresentare un’occasione importante per la divulgazione del patrimonio culturale e turistico del territorio, in quanto l’opera avrà una distribuzione cinematografica di rilievo mondiale”.
Carrara è una città interessata al teatro e lo conferma l’ottima risposta in termini di abbonati alla stagione 2018, ha dichiarato Patrizia Coletta Direttore di Fondazione Toscana Spettacolo onlus. In questo periodo è faticoso riuscire a riempire i teatri: Fondazione Toscana Spettacolo riesce a farlo, soprattutto quando è possibile condividere scelte con Amministrazioni intelligenti, come quella di Carrara, che considerano il teatro come una delle forme più alte per trasmettere cultura.

Michelangelo – Infinito

Il film presenta tre livelli di narrazione e, al centro della scena, un limbo concettuale ambientato nelle suggestive Cave di Marmo di Carrara, dove Michelangelo rievoca gli snodi principali della sua vita e dei suoi tormenti più intimi. A raccontare la dimensione storica e artistica è Giorgio Vasari, che narra la vita e le opere del Buonarroti in monologhi teatrali rivolti verso lo spettatore. Il tutto costituisce una cornice narrativa che introduce al cuore del film, il racconto delle opere dell’artista.

Responsabile del progetto per Sky e direzione artistica: Cosetta Lagani. La regia è di Emanuele Imbucci. Sceneggiatura Sara Mosetti, Emanuele Imbucci, Tommaso Strinati. Consulenza Scientifica: Vincenzo Farinella. Produttori esecutivi: Francesco Invernizzi, Roberto Andreucci. Scenografo: Francesco Frigeri. Costumista: Maurizio Millenotti Direttore della Fotografia: Maurizio Calvesi. Alla realizzazione del progetto hanno offerto piena disponibilità la Calacata Borghini Group, titolare della cava in Crestola in cui sono state effettuate le riprese. La famiglia Borghini ha sostenuto il progetto, mettendo anche a disposizione i marmi utilizzati per l’allestimento del set michelangiolesco.

La Produzione ha richiesto la realizzazione della Maschera di Fauno, che Michelangelo realizzò nei Giardini di San Marco e mostrò a Lorenzo il Magnifico, oggi andata perduta. Il fauno è stato realizzato in marmo statuario da Diego Zampolini, scultore della Cooperativa Scultori di Carrara che ha prestato anche le mani a Michelangelo nel film. Anche la copia della Pietà Vaticana, unica opera su cui Michelangelo appose la propria firma, è stata recuperata a Carrara, presso gli Studi d’Arte Cave Michelangelo, di Franco Barattini, che hanno messo a disposizione la copia dell’opera da loro realizzata per effettuare le riprese di dettaglio delle scene in cui Michelangelo lavora all’esecuzione della firma. Sono state girate a Carrara anche le scene del ritrovamento del Laocoonte utilizzando una copia in gesso messa a disposizione sempre dagli Studi d’Arte Cave Michelangelo. La Produzione si è avvalsa di importanti consulenze e collaborazioni storico-artistiche locali, tra cui Luciano Massari, scultore e Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Carrara (che ha organizzato anche le lavorazioni sulle copie delle opere presenti in collaborazione con Biagio Fersini), Alessandro Romanini, docente della stessa Accademia e Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Ragghianti, per le consulenze tecniche e artistiche che hanno portato all’arrivo della troupe in loco, Stefania Corsini, esperta di storia cinquecentesca locale che ha ricoperto il ruolo di Location Manager per la parte carrarese e ha individuato e coordinato le varie professionalità (location, consulenti, maestranze varie) della zona che sono state coinvolte nella realizzazione delle riprese.

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