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20 anni di Bededeum: il 26 agosto in concerto

Lazzaroni: "Raccontiamo il legame tra passato e presente di un territorio duro"

Il gruppo carrarese dei Bededeum terrà un concerto per i vent’anni della band alle 21.30 del 26 agosto. Lo spettacolo avrà luogo nella sede dell’associazione culturale La Carovana presso l’atelier Alnassar (via Carriona di Ravaccione, 7) e sarà incentrato sul tema del viaggio.

I brani, vecchi e nuovi, godranno almeno in parte dell’accompagnamento danzato delle allieve della scuola di danza Ensamble di Sasso Marconi (Bo) e delle fotografie di Paola Luciani. Le tre ballerine Elena Morselli, Gaia Giovagnoni e Dalila Malaguti si esibiranno sulle coreografie della direttrice artistica Marika Mazzetti.

I Bededeum nascono a Carrara nel settembre 1997, come progetto di contaminazione fra la musica tradizionale europea, in particolare inglese, irlandese e bretone, con soluzioni acustiche di ispirazione progressiva. Al marzo del 2002 risale il loro primo albu, autoprodotto Bevistele, che raccoglie diversi brani tradizionali e di musica antica affiancati a brani di composizione. I membri del gruppo adoperano strumenti rigorosamente acustici, come le cornamuse (piva dal Carner, uillean pipes irlandese), flauti, bouzouki greco, violino, fisarmonica, percussioni mediterranee e via discorrendo.

Dopo un cambio di formazione e concerti in diversi città d’Italia, esce nel 2009 per la Lizard il disco “Oltre il Sipario”, con sonorità distanti dalle atmosfere folk medioevali delle origini e sempre più prossime a contaminazioni jazz e di sperimentazione.

“È il nostro normale modo di contaminarci – ha dichiarato uno dei membri del gruppo, Davide Lazzaroni (recitati, voce, percussioni, flauto dolce, ammennicoli fonogeni) –
veniamo tutti da ascolti musicali e repertori suonati molto vari: dal rock progressive al jazz, dalla musica tradizionale alle atmosfere della parte più cupa del country americano, dalla musica classica e antica e al blues”.

Il gruppo ha sperimentato e promosso anche contaminazioni tra le varie forme artistiche, spesso in ambito di progetti sociali. La fotografa bolognese Paola Luciani ha coinvolto il gruppo apuano nel suo progetto Open (h)Air, esteso nell’arco di tre anni; qui la musica dei Bededeum ha accompagnato spettacoli originali del Festival La Violenza Illustrata della Casa delle donne di Bologna.

“Il gruppo Bededeum ha sempre avuto un’anima molto attenta al sociale – ha spiegato Lazzaroni – ci siamo occupati di tanti aspetti della natura umana, partendo proprio dai reietti, dagli esclusi, dagli sconfitti o sfruttati. Crediamo che la musica possa davvero essere un ottimo veicolo per raccontare e trasmettere. Cerchiamo di farlo con la nostra musica e la partecipazione a eventi o situazioni mirate”.

“Per scelta non abbiamo mai chiesto alcun aiuto economico ad amministrazioni o enti pubblici o privati per progetti artistici o di altro genere, e i concerti li abbiamo sempre organizzati con i nostri mezzi. La politica è nei testi delle nostre canzoni e nelle scelte etiche che portiamo avanti concretamente, non nei vessilli”.

Il nome del gruppo, “Bededeum”, deriva da una misteriosa nenia intonata dalle anime dannate nella fiaba ligure apuana de “La M’nata”: “È stato scelto proprio per sottolineare il legame tra passato e presente di una comunità che vive un territorio condannato a mutamenti importanti, dovuti in buona parte all’intervento umano. Un territorio duro, capace di innescare passioni esplosive e altrettante sofferenze. Dove sopravvivono racconti in penombra, pieni di figure ed entità simboliche: la M’nata, il Baffardello, la Barbantana… questo siamo e questo raccontiamo”.

A emblema di questo rapporto “profondo, quasi morboso” col territorio vi sono le ultime immagini del Teatro Verdi del Politeama contenute nel libretto del secondo album della band: “siamo stati gli ultimi ad immortalare quel posto intatto prima del crollo,” ha concluso Lazzeroni.

La formazione è così costituita: *Nicola Bellulovich (sax soprano, flauto traverso e dolce); *Gabriele D’Ascoli (basso); *Gabriele Favaretto (chitarra acustica, voce); *Micaela Guerra (voce); *Antonio Pincione (chitarra classica, bouzuki, mandolino); *Davide Lazzaroni (recitati, voce, percussioni, flauto dolce, ammennicoli fonogeni).

Per prenotazioni e informazioni: 338 4903962.