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Marina di Massa, con caldo e afa torna l’alga tossica. I consigli di Arpat per i bagnanti

«Durante la fioritura si possono verificare disturbi respiratori e irritazioni oculari e cutanee sia per esposizione ad aerosol»

MARINA DI MASSA – Caldo e afa fuori stagione con conseguente innalzamento delle temperature, anche dell’acqua marina, hanno prodotto il microclima ideale per la fioritura dell’alga tossica Ostreopsis Ovata rilevata, in seguito al prelievo Arpat di lunedì 13 giugno, oltre i limiti di legge nel punto di campionamento di Marina di Massa denominato Campeggi-Ovest, in località Partaccia. Si tratta di un ritorno per questo tipo di organismo nei nostri mari, un fenomeno aumentato sempre più negli ultimi anni durante l’estate, in particolare in quel tratto di costa.

A questo proposito Arpat ha diffuso alcuni consigli di comportamento per i bagnanti. Li riportiamo di seguito. «Ostreopsis cf. ovata – ha fatto sapere l’agenzia regionale – è un’alga microscopica unicellulare presente in Italia in molte acque costiere con fondali a prevalente natura rocciosa. La sua proliferazione è legata essenzialmente a fattori climatici e idrodinamici quali: condizioni meteo-marine stabili (alta pressione atmosferica); moto ondoso ridotto (presenza di scogliere naturali o artificiali); • temperatura dell’acqua relativamente elevata».

«I segni caratteristici del fenomeno osservabili a occhio nudo, sono: formazione sott’acqua di una pellicola brunastra dall’aspetto membranoso e gelatinoso sugli scogli e su tutto ciò che si trova sul fondo; presenza di aggregati brunastri (fiocchi e/o filamenti) di consistenza gelatinosa in sospensione; in superficie tali aggregati possono talvolta presentarsi sotto forma di schiume di color bruno-rossiccio; talvolta opalescenza dell’acqua».

«Durante la fioritura – spiega l’Arpat – si possono verificare disturbi respiratori e irritazioni oculari e cutanee sia per esposizione ad aerosol (in condizioni di forte vento dal mare o di moto ondoso forte) contenente l’alga o suoi frammenti, che per contatto diretto con le acque di balneazione. Nei casi verificatesi, gli effetti riportati non sono stati mai gravi e hanno mostrato di essere reversibili per lo più entro poche ore. Non sono stati invece riportati casi di intossicazione associati a consumo di prodotti ittici o ingestione di acque interessate da fioriture di O. cf. ovata. Questo problema è seguito con attenzione da enti e organi istituzionali preposti, attraverso specifici piani di monito- raggio e sorveglianza sanitaria.
Per ulteriori informazioni rivolgersi a: U.O. Igiene e Sanità pubblica Asl 1 Massa tel. 0585/493921 (dalle 8.00 alle 13.00); U.O. Igiene e Sanità pubblica ASL 5 Pisa tel. 050/954111 e 954403 (dalle 8.00 alle 13.00); U.O. Igiene e Sanità pubblica Asl 6 Livorno tel. 0586/223577 (dalle 8.00 alle 13.00); Arpat numero verde 800-800400 (dal lunedì al giovedì dalle ore 9,00 alle 13,00 e dalle 14,00 alle 17,00, il venerdì dalle ore 9,00 alle 13,00)».