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Montignoso, animali denutriti lasciati al loro destino: il caso ora è nelle mani della magistratura

La denuncia della presidente della Leidaa Massa-Carrara: «Due cani, affamati e assetati, per sfamarsi aggrediscono i capretti che trovano in giro»

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MONTIGNOSO – Animali lasciati al loro destino, affamati, illusi di avere un padrone all’interno della recinzione di quella che dovrebbe essere casa loro. In realtà nessuno li custodisce, o quanto meno non in maniera adeguata. Sono animali da reddito (galline, conigli e capre, per intenderci) e due cani che, come se non bastasse, vedono a rischio la propria incolumità. E’ quanto sta accadendo tra le mura di una famiglia di Montignoso. Una situazione che da questa mattina, grazie alla denuncia di Monia Giatti, avvocato e presidente della sezione Leidaa (Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente) di Massa-Carrara, è entrata a far parte delle carte della magistratura apuana.

“Sono venuta a conoscenza tramite segnalazioni – spiega Giatti – di questa famiglia che alleva, o comunque detiene, animali da reddito, non li alimenta e non li custodisce adeguatamente, così come non custodisce due cani che risultano all’interno della proprietà ma che puntualmente escono e si affacciano sulla careggiata, con il rischio di procurare incidenti. Sono cani affamati e assetati, che per sfamarsi aggrediscono i capretti che trovano in giro. Nell’ultimo mese ci risulta che ne siano morti diversi sbranati”.

Ma oltre ad un problema sociale e di difesa degli animali c’è anche un aspetto ambientale ad allarmare la presidente di Leidaa Massa-Carrara. Su quello stesso terreno, infatti, sembra che vengano bruciate plastiche e materiali ferrosi. “C’è il rischio di produrre diossina – spiega – e che questa sia presente negli stessi animali da reddito che vivono nel terreno. E’ a rischio l’incolumità sia animale che umana”. “La cittadinanza che vive in quei luoghi è ben a conoscenza della situazione – chiude Giatti – ma deve sapere che adesso c’è qualcuno che se ne sta occupando”.

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