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Violenta rissa in tribunale, imputato stacca un dito a morsi: «E’ legittima difesa, sono stato aggredito»

Una vera scena da far west al termine della quale è stato necessario l'intervento di diverse ambulanze. Il protagonista intervistato da Giuseppe Cruciani della Zanzara di Radio24

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MASSA – Una ordinaria udienza in tribunale si trasforma in rissa. E qualcuno ci rimette persino una falange. E’ quanto accaduto nei giorni scorsi a Massa, poco prima dell’incontro davanti al Gup cui avrebbero dovuto partecipare un cittadino di Carrara, accusato di stalking, e la sua controparte. Qualcosa però è andato storto e le parti sono arrivate alle mani. Da una parte l’imputato, dall’altra un padre e un figlio. A quest’ultimo è stato staccato un dito a morsi, nel corso di un’azzuffata violentissima sfociata in sangue che ha suscitato lo choc di tutti i presenti. Una vera scena da far west al termine della quale è stato necessario l’intervento di diverse ambulanze. L’imputato è stato arrestato e adesso dovrà rispondere di lesioni aggravate e violenza.

Nel frattempo, raggiunto dai microfoni di Radio 24, durante la trasmissione La Zanzara di Giuseppe Cruciani, ha fornito la sua versione dell’accaduto: “Sono stato aggredito – ha detto – il padre era davanti a me e mi picchiava, il figlio da dietro mi ha messo le mani in bocca e mi stava soffocando. Io non ho alzato le mani su nessuno.  Sono andato in tribunale in pace, come sempre, e sono stato aggredito”. E a chi gli ha fatto notare che ha staccato a morsi una falange, ha risposto: “Io ho semplicemente chiuso la bocca. E’ legittima difesa. Ho preso dei colpi in testa, mi hanno riempito di cazzotti. Io dovrei essere tutelato in tribunale, invece non c’era nessuno, né carabinieri né poliziotti”.

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