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«Siamo abbandonati». Gli operai Sanac bloccano il traffico, Persiani: «Io sono con loro»

Le commesse da Acciaierie d'Italia non arrivano e manca la liquidità. Ora c'è lo spettro disoccupazione e la dismissione di due stabilimenti aziendali

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MASSA – Partono da via Dorsale, dalla sede della loro aziendale, e arrivano alla rotatoria su viale Mazzei. Lì bloccano il traffico per mezz’ora. E’ l’ennesimo tentativo disperato degli operai Sanac, 110 a Massa, riunitisi ieri mattina davanti alla sede aziendale. Da mesi attendono risposte sul loro futuro. Dall’ex Ilva Acciaierie Italia, società per azioni nata nel 2011 dopo l’entrata nel capitale sociale dell’azienda pubblica Invitalia, non arrivano commesse da giugno. Il colosso dell’acciaio Arcelor Mittal ha acquisito l’ex Ilva nel 2017 con l’impegno di fare lo stesso con Sanac. La garanzia c’era: una fideiussione da un milione. Ma alla fine l’operazione è saltata, la fideiussione è scaduta e i soldi non bastano a Sanac, che ha bisogno di liquidità ma non riceve ordini, nonostante adesso nella società per azioni che ha acquisito l’Ilva ci sia anche lo Stato.

E le preoccupazioni crescono: la cassa integrazione da fine anno e lo spettro disoccupazione, con la possibilità di dismissione due stabilimenti aziendali. La sensazione dei manifestanti è quella dell’abbandono. Proprio nella stessa mattinata si sta svolgendo un incontro tra la viceministra allo sviluppo economico Alessandra Todde e l’ amministrazione straordinaria Sanac, ma i lavoratori non sono stati invitati. La prossima mossa sarà quella di una “grande manifestazione provinciale”.

Al corteo ha partecipato anche il sindaco di Massa Francesco Persiani, a fianco agli operai, dietro lo striscione rosso esposto dai manifestanti. Il primo cittadino ha riferito di aver scritto al ministro Giorgetti. E’ certo che le istituzioni faranno quello che devono. “Stamani ho partecipato al presidio dei lavoratori Sanac che reclamano giustamente il diritto ad avere un lavoro sicuro e certo – scriverà poi Persiani sulla sua pagina Facebook – L’intero territorio deve responsabilmente stringersi attorno a questi lavoratori ed alle loro famiglie, pretendendo insieme a loro che questa vertenza diventi una priorità assoluta per tutte le istituzioni, dopo anni di promesse mancate. I prodotti usciti dalla fabbrica di Massa sono stati fondamentali per la tenuta dello stabilimento ex Ilva di Taranto e credo fermamente che adesso la Sanac ed i suoi dipendenti non possano e non debbano essere lasciati soli. Io sono con loro”.

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