LiguriaNews Genova24 Levante News Città della Spezia Voce Apuana TENews

Massa, detenuto rischia di soffocare per un attacco epilettico: salvato da un agente penitenziario

Francesco Aufiero, segretario Uilpa: «I nostri poliziotti continuano a salvare vite umane nonostante la persistente carenza di personale»

MASSA – Detenuto colto da malore, è stato salvato grazie all’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria. «A pochi giorni dalla cerimonia celebrativa del 204° anniversario della Fondazione del Corpo di Polizia Penitenziaria, svoltasi a Roma, gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria impegnati a salvaguardare l’ordine e la sicurezza all’interno degli istituti penitenziari, continuano a distinguersi in interventi che vanno ben oltre i loro compiti istituzionali». Lo afferma Francesco Aufiero, segretario Uilpa di Massa.

«Infatti – racconta – alcuni giorni fa, è successo che un giovane detenuto straniero colto improvvisamente da crisi epilettica, nella propria camera di detenzione, è stato tempestivamente soccorso dall’assistente capo di Polizia Penitenziaria, di servizio in quel reparto, il quale ha subito percepito la gravità della situazione in quanto il malcapitato aveva serie difficoltà a respirare poiché la lingua era all’indietro e ostruiva le vie respiratorie. A questo punto riteneva necessario intervenire servendosi di una biro per afferrare la lingua e liberare il cavo orale evitando il suo soffocamento. Il personale sanitario dell’istituto, intervenuto subito dopo, ha ritenuto comunque opportuno disporre l’invio in ospedale del detenuto per gli accertamenti del caso. Il medesimo, dopo qualche ora, al termine degli accertamenti è stato dimesso dall’Ospedale e condotto in istituto in buone condizioni di salute».

«Questo – evidenzia Aufiero – è solo uno dei tanti episodi in cui il personale di Polizia Penitenziaria, grazie all’impegno, allo spirito di abnegazione e alla professionalità, che quotidianamente mette in pratica, continua a salvare vite umane nonostante la persistente carenza di personale e della mancanza di risorse finanziarie che sicuramente consentirebbero al personale tutto di operare in modo ancora più efficace ed efficiente. Al collega intervenuto vogliamo esprimere, dal profondo del nostro cuore, tutto il nostro sincero apprezzamento e senso di ammirazione per essersi distinto in quella circostanza per preservare una vita umana. Orgoglioso del nostro collega, confidiamo in un giusto riconoscimento al medesimo da parte dei vertici dell’amministrazione penitenziaria».