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Asilo Marconi chiuso per covid. Mamme furiose: «La scuola sapeva ed è rimasta in silenzio»

Lunedì scorso uno dei bambini è risultato positivo al virus dopo un tampone in farmacia. Il sindaco: «Il protocollo è stato rispettato, le norme non consentivano alla scuola di agire diversamente»

CARRARA – L’allarme covid scatta in ritardo. O meglio, non scatta affatto. E si scatena l’ira delle mamme dell’asilo “Marconi” di viale Potrignano, a Carrara. La scuola è stata chiusa ieri a seguito della comunicazione di un caso di variante inglese, ma in realtà si tratta soltanto della punta dell’iceberg. A ripercorrere la vicenda è una delle mamme, Francesca Caricato: “Lo scorso mercoledì – spiega – all’uscita da scuola, siamo venute a sapere dal nonno vigile che fa attraversare la strada ai bambini che uno degli alunni era risultato positivo al virus. Lunedì la mamma gli aveva fatto fare un tampone rapido in farmacia e subito aveva comunicato l’esito alla scuola. Sono passati due giorni, e la dirigente è rimasta in silenzio, giustificandosi con un “non potevo comunicarlo per questioni di privacy”.  Le mamme, immediatamente, hanno portato i loro figli a fare i tamponi in farmacia. Esami che hanno portato a rilevare altri cinque casi di positività.

“Siamo infuriate – prosegue Francesca – Ci sentiamo prese in giro dalla scuola, che non ha fatto assolutamente nulla per evitare quello che è accaduto”. Ieri la comunicazione del caso di variante inglese ha fatto scattare la chiusura dell’istituto. Troppo tardi, probabilmente, per tamponare un contagio che sembra ormai piuttosto diffuso. “Queste cose, la dirigente di una scuola, le deve sapere. I bambini non portano la mascherina, e quando non sono in aula giocano tutti insieme nel salone. In questi casi occorre intervenire tempestivamente. Quello che è accaduto è ingiustificabile”.

A fare chiarezza su alcuni punti della questione è intervenuto poi il sindaco Francesco De Pasquale: “È doveroso precisare che la dirigente Simona Tanci del comprensivo “Carrara e Paesi a monte” ha operato in modo corretto nel rispetto dei protocolli di contenimento della pandemia. L’attività è sospesa da lunedì 3 maggio come da comunicazione dell’azienda sanitaria Usl Toscana Nord Ovest, che nella sera del 2 maggio ha disposto la chiusura dell’intero plesso. La decisione di sospendere l’attività educativa per tutti gli alunni è stata presa all’esito dei tamponi molecolari di alcuni bambini e ha fatto seguito al provvedimento di quarantena per una sezione scattato il 29 aprile dopo la notizia del primo caso di positività, registrato anche questo con tampone molecolare”.

“Va ricordato infatti – continua il primo cittadino – che da norma i provvedimenti vengono decisi e attuati su indicazione dell’azienda sanitaria, che a sua volta interviene solo ed esclusivamente sulla base dei tamponi molecolari. I test rapidi disponibili in farmacia, per quanto utili al monitoraggio della pandemia, non hanno valore per le disposizioni sull’attività educativa e didattica, anche per motivi legati al margine di errore del risultato. Questa norma va rispettata anche e soprattutto dai rappresentanti delle istituzioni. Ormai quasi tutti, nella nostra vita privata, siamo stati chiamati a fronteggiare le paure e le complicazioni che scaturiscono dalla vicinanza a un caso di positività. Comprendo la reazione delle famiglie, capisco le preoccupazioni, i timori e anche i contraccolpi organizzativi sulla loro quotidianità ma voglio ribadire che il protocollo è stato rispettato e che la norma non consentiva né alla scuola né all’azienda sanitaria di procedere diversamente”.