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«Sospetto caso di variante inglese a Carrara. Situazione estremamente delicata»

Il sindaco di Carrara nel suo aggiornamento settimanale: «Attendiamo che l’azienda sanitaria ci comunichi l’esito delle analisi ma questo ci deve imporre la massima prudenza»

CARRARA – Pubblichiamo di seguito il consueto aggiornamento settimanale del sindaco di Carrara, Francesco De Pasquale, sulla situazione coronavirus in città.

Care concittadine e cari concittadini,
Eccoci al consueto aggiornamento sull’andamento della pandemia da Coronavirus. Purtroppo oggi abbiamo ricevuto la notizia del decesso di un nostro concittadino, di 86 anni, a causa del Covid. Alla sua famiglia e ai suoi cari va il sostegno dell’amministrazione e di tutti i carraresi . Questa notizia ci ricorda semmai ce ne fosse bisogno che dobbiamo continuare a essere cauti. I numeri sui contagi forniti dall’azienda sanitaria ce lo confermano. Oggi abbiamo 258 casi attivi in città di cui 214 positivi a domicilio, 8 ricoverati al Noa e 36 in strutture residenziali. I contagi sono quindi in leggero aumento rispetto alla scorsa settimana ma a preoccupare in questa fase è soprattutto il rischio che la situazione peggiori nel breve periodo a causa delle varianti. In queste ore infatti sono in corso gli accertamenti su un sospetto caso di variante inglese nella nostra città. Attendiamo che l’azienda sanitaria ci comunichi l’esito delle analisi ma questo ci deve imporre la massima prudenza perché anche a Carrara, come nel resto del paese, la sfida ora riguarda anche il contenimento delle mutazioni più pericolose del Covid-19.

La situazione è estremamente delicata e dobbiamo mettere in atto tutte quelle misure di prevenzione che ormai conosciamo bene per evitare una nuova esplosione dei contagi. Lo dico anche alla luce delle notizie di “lockdown” comunali che ci arrivano da altre città e che ci devono imporre la massima prudenza. L’applicazione di misure più severe non dipende più solo dal trend regionale, ma potrebbe essere decisa anche sulla base di dati comunali. E visto che purtroppo il nostro territorio è stato tra i più colpiti della regione dobbiamo prestare la massima attenzione.

Per questo voglio ribadire che la modifica alla cosiddetta ordinanza “anti-movida” con l’abrogazione da oggi del divieto della vendita per asporto di bevande alcooliche dalle 16.00 alle 24.00 nel fine settimana non deve e ripeto non deve essere interpretata come un segnale di distensione. Ho preso questo provvedimento solo per evitare una eccessiva penalizzazione a carico di bar, locali e negozi che, con il passaggio in zona arancione, sono chiusi e possono effettuare solo la vendita per asporto. Una decisione basata anche sul fatto che le maggiori restrizioni anche agli spostamenti dovrebbero comportare una fisiologica riduzione delle presenze nella zona della movida e una conseguente attenuazione dei problemi a cui abbiamo assistito nelle scorse settimane.

Intanto procede la campagna di vaccinazione: è stato attivato il punto di somministrazione presso il distretto di Avenza in attesa che una maggiore disponibilità di dosi consenta di intensificare il ritmo e quindi aprire il centro previsto a Carrarafiere. Vaccinarsi è l’unica arma che abbiamo contro questa malattia subdola e invito tutti a farlo non appena sarà data loro la possibilità.

Concludo ringraziando l’assessore al Sociale Anna Galleni, la dirigente e lo staff del settore, oltre alle associazioni di volontariato per lo straordinario lavoro svolto nella assegnazione e distribuzione dei buoni spesa alle famiglie più colpite dalla crisi economica innescata dal coronavirus. Dall’inizio della pandemia sono stati erogati aiuti per oltre un milione di euro. Solo da inizio 2021, sono stati consegnati 2947 buoni spesa e presto saranno riaperti i termini per presentare nuove domande e assegnare i 353.098 euro ancora a disposizione.

Continuiamo a combattere insieme questa terribile pandemia. Per chi può, sottoponendosi al vaccino, per tutti gli altri indossando la mascherina, mantenendo le distanze, lavando spesso le mani e limitando i contatti sociali. La battaglia non è ancora finita.