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«Code e assembramenti al distretto di Avenza per il vaccino antinfluenzale» foto

Le denuncia di Martisca e Musetti (Forza Italia): «Ci vietano di fare pranzi di famiglia e di andare al ristorante, mentre qui sembra quasi una messa alla prova dei cittadini»

AVENZA – «Giovedì 19 novembre 2020, al distretto sanitario di Avenza succede l’incredibile: decine di persone di tutte le età, anche sopra i 70 anni, in fila per il vaccino antinfluenzale, obbligate a creare assembramenti ed esposte a temperature al di sotto dei 10 gradi». La denuncia arriva da Gianni Musetti e Lucian Martisca di Forza Italia Carrara. «Questo – spiegano i due – è ciò che ci hanno fatto presente diversi cittadini, i quali sono rimasti scioccati dalla situazione e che hanno trovato paradossale la situazione. Sì, proprio paradossale perché ci vietano di fare pranzi di famiglia e di andare al ristorante, mentre nei distretti sanitari sembra quasi una messa alla prova dei cittadini per vedere chi è davvero interessato a fare il vaccino, perché ci sono state segnalate anche persone che hanno abbandonato il distretto oppure che sono restate in macchina col motore accesso».

«Detto ciò, riteniamo responsabile in primis il direttore amministrativo dell’Usl Toscana nord ovest Gabriele Morotti, perché la situazione è ormai fuori controllo, e i cittadini hanno esaurito la pazienza, e non si accettano scuse in questo momento e in questo contesto perché è risultato incompetente in diverse occasioni. Pertanto invitiamo anche il nostro sindaco Francesco De Pasquale, se è davvero dalla parte dei cittadini (come ha detto di essere, scendendo in piazza contro il governo), a venire anche lui alle 7 di mattina davanti al distretto sanitario di Avenza, perché lui è il primo cittadino, ma solo a parole».

«Detto ciò – concludono i due – invitiamo Morotti ad allestire una zona di attesa all’interno dei vari distretti sanitari del nostro comune, oppure usare il Monoblocco come unico punto in cui effettuare i vaccini (in vista anche dei vaccini che verranno fatto per il covid nel 2021) perché al Monoblocco di posto ce n’è tanto, sono le persone competenti che scarseggiano».