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Siringhe e spinelli in centro storico a Carrara, arrestata una donna che spacciava dai domiciliari foto

Alcune mamme preoccupate per i loro bambini si erano presentate alla caserma dei carabinieri per dare l’allarme

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CARRARA – Con l’arresto di una donna agli arresti domiciliari che continuava a vendere droga direttamente a casa sua, i Carabinieri hanno concluso un’operazione antidegrado che ha ridato un po’ di sollievo agli abitanti del centro storico, esasperati dalla presenza di siringhe e resti di spinelli abbandonati per la strada, oltre che dagli strani “movimenti” davanti alle loro finestre. Alcune mamme preoccupate per i loro bambini si erano presentate in caserma per dare l’allarme.

Nei giorni scorsi erano giunte ai Carabinieri le rimostranze di alcuni residenti del centro storico di Carrara, i quali avevano manifestato disagio e grande preoccupazione per la presenza di tossicodipendenti che si aggiravano fra le stradine intorno a piazza Alberica e “consumavano” a ridosso delle abitazioni. Una situazione che durava da diverso tempo, con il risultato di cospargere le stradine di siringhe, residui di spinelli e rifiuti, soprattutto nella zona di via Beccheria e dintorni.

Dopo aver sviluppato le notizie frammentarie ma allo stesso tempo utilissime fornite dalle persone che abitano nello storico quartiere di Grazzano, i sospetti dei militari dell’Arma sono ricaduti su una 41enne di Carrara residente proprio in quella zona, che poco prima di Ferragosto era finita in manette per spaccio di stupefacenti e poi il giudice l’aveva sottoposta agli arresti domiciliari in attesa del processo.

Peraltro, anche dopo il suo ultimo arresto, i Carabinieri non avevano abbassato la guardia su di lei, perché tempo prima, quando era tornata a Carrara dopo un periodo di detenzione scontato nel carcere di Perugia, i residenti avevano cominciato a lamentarsi per l’improvvisa escalation di spaccio e degrado in tutto il quartiere. Una coincidenza che i militari dell’Arma non hanno trascurato, soprattutto dopo i recenti segnali di allarme giunti in Caserma perfino da alcune mamme che frequentano il centro storico, preoccupate per i rischi che quella situazione può comportare anche per i bambini.

Per venire a capo della questione, i Carabinieri hanno intensificato i controlli a casa della donna ai domiciliari, anche con personale del nucleo operativo che ha raccolto conferma del frequente via vai di personaggi conosciuti come consumatori di droghe, avvistati nelle immediate vicinanze della palazzina dove vive la 41enne, alcuni chiaramente più guardinghi di altri, come se volessero sincerarsi di non essere seguiti da nessuno.

Dopo aver raccolto indizi sufficienti, i Carabinieri hanno deciso di passare all’azione e quindi si sono presentati a casa della pregiudicata ai domiciliari per uno dei soliti controlli di routine che hanno lo scopo di verificarne la presenza in casa. Comprese le intenzioni dei militari operanti, la donna ha consegnato alcune dosi di cocaina pronte per la vendita che aveva nascosto negli slip, mentre altre dosi di eroina sono state trovate occultate nel mobile della cucina, compresi due flaconi di metadone, bilancini di precisione e altro materiale per il confezionamento.

L’operazione si è conclusa con il sequestro di circa 25 grammi di eroina, 3 grammi di cocaina e 50 cc di metadone, prova evidente di come le “cattive” abitudini della 41enne, nuovamente dichiarata in arresto, non erano affatto cambiate nonostante le precedenti vicende giudiziarie.

Mercoledì mattina, in Tribunale a Massa, il giudice Antonella Basilone, dopo la convalida dell’arresto, ha disposto gli arresti domiciliari, misura cautelare che era stata proposta dal pubblico ministero Alessandra Conforti, in attesa del processo che è stato rinviato ai primi di ottobre.

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