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Cattivi odori al Lago di Porta, il Comune di Montignoso avvia un’indagine

Lo studio verrà realizzato da Arpat e si propone di individuare la natura dei miasmi avvertiti alla Renella

Cattivi odori nei pressi del Lago di Porta: l’amministrazione di Montignoso avvia uno studio per comprenderne la natura. È quanto è stato annunciato ieri, venerdì, in occasione della conferenza stampa di presentazione del progetto che verrà realizzato da Arpat, l’agenzia regionale per la protezione ambientale. Lo studio intende analizzare le sostanze rilasciate nel lago di Porta, i sedimenti presenti nella zona umida e il movimento dei venti, così da determinare il flusso dei maleodori avvertiti. I cittadini sono chiamati a ricoprire un ruolo importante nell’indagine di Arpat: l’ente, nella prima fase di analisi, analizzerà gli esposti sui cattivi odori presentati negli anni passati. E sul sito del Comune di Montignoso sarà rintracciabile un questionario di domande ben dettagliate che chiunque potrà scaricare e compilare per contribuire a dare informazioni utili ad Arpat, così da individuare la sorgente reale dei miasmi. Nella scheda è necessario segnalare il punto esatto in cui è stato avvertito il cattivo odore, l’ora e la sua tipologia: odore di uova marce, odore di gas, odore di idrocarburi, odore di pesce, odore di natura fognaria. Sarà importante anche specificare il livello di tolleranza di quanto percepito e determinarne una graduazione. Una centralina metereologica, acquistata dal Comune di Montignoso, è stata piazzata in via Foce Morta a Cinquale e verrà utilizzata per inviare dati legati al movimento dei venti in modo tale da chiudere il cerchio una volta per tutte: gli odori derivano dalla discarica di Cava Fornace, dalla zona industriale o dallo stesso lago di Porta? E a provocarli è l’ammoniaca o l’idrogenosolforato?

Su queste sostanze si restringono le analisi di Arpat, che già nel 2009 aveva svolto un’indagine che si era conclusa con l’individuazione del Lago di Porta come sorgente maleodorante. «Alla fine del 2009 è stato commissionato uno studio dal Comune di Montignoso che individuava la fonte degli odori all’interno del Lago di Porta. – spiega il primo cittadino del Comune, Gianni Lorenzetti – Ma nel corso degli anni quegli odori hanno iniziato a destare sospetti e sono stati percepiti come derivanti dalla discarica di Cava Fornace. Con Arpat abbiamo quindi studiato un percorso, che ci costa circa 10 mila euro e che dovremo condividere con Pietrasanta e Forte Dei Marmi, per andare a individuare una volta per tutte l’origine degli odori, così da mettere una pietra tombale su questo argomento: gli odori derivano dal lago, dalla zona industriale o dalla discarica? Hanno natura tossica o si tratta solo di cattivi odori?».

«Dare risposte soddisfacenti con una base scientifica, non ci basiamo sulle sensazioni o pettegolezzi sui social – ha sottolineato Gigliola Ciacchini Direttrice Arpat Massa accanto all’Ing. Antonio Spinazzola e Diana Gambicorti – di sicuro la base di partenza è lo studio già condotto, un’analisi strutturata e di spessore che servirà a guidarci. Ma non ci soffermeremo solo sul lago, non sottovalutiamo nulla. Le indagini misureranno la qualità dell’aria e le quantità di ammoniaca e idrogeno solforato (sostanza cui deriverebbe l’odore di uova marce anche a bassissime concentrazioni) composti presenti nel lago e che in condizioni particolari come acque stagnanti e temperature elevate possono sviluppare fenomeni odorigeni». Misurazioni che verranno condotte anche nella zona industriale e quella della discarica, «in diversi giorni e condizioni diverse», e che verranno effettuate «nelle acque in immissione e in uscita dal lago comprendendo anche un’indagine sui sedimenti».

Alla conferenza di presentazione dello studio era presente anche l’assessore all’ambiente Massimo Poggi, l’assessora del Comune di Pietrasanta, Elisa Bartoli, la responsabile di Arpat Massa, Gigliola Giacchini, l’ingegnere Spinazzola Antonio, resposabile Arpat Livorno e la dottoressa Dina Gambicorti e il consigliere del Partito Democratico di Montignoso, Marino Petracci.