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Mare inquinato alla Partaccia, scatta il divieto di balneazione

L'Arpat ha rilevato il superamento dei livelli di legge per escherichia coli ed enterococchi intestinali e ha dichiarato temporaneamente «non balneabile» l'area "Campeggi". Gaia Spa: il depuratore del Lavello non c'entra

Superati i limite di legge e scatta il divieto di balneazione sulla spiaggia della Partaccia, quella in area “Campeggi”. Lo ha fatto sapere l’Arpat che nel corso delle analisi di laboratorio relative ai campionamenti delle acque di quel tratto di mare, effettuati lunedì, hanno rilevato il superamento dei limiti di legge della presenza di escherichia coli ed enterococchi intestinali. Per questo l’Agenzia per la protezione dell’ambiente ha dichiarato temporaneamente non idonea alla balneazione quell’area.

Intanto interviene anche Gaia Spa per evidenziare che «il funzionamento del depuratore Lavello 1 non ha presentato criticità di entità tali da poter attribuire allo stesso la causa del divieto.
Da mercoledì della scorsa settimana (8 maggio) l’impianto lavora nella nuova configurazione finale potenziata: le manovre di attivazione delle ultime parti dell’impianto oggetto di lavori sono avvenute in sicurezza e hanno avuto esito positivo, consentendo così il ritorno dell’impianto alla piena capacità depurativa dopo gli interventi di ristrutturazione. Alcuni giorni si renderanno comunque necessari affinché la biomassa si specializzi e si adatti completamente alla nuova situazione. In attesa del definitivo riequilibrio dell’impianto va comunque ricordato che il depuratore è seguito e monitorato dallo staff tecnico di Gaia e lo scarico è sottoposto ai cicli di disinfezione opportuna».

«I lavori di potenziamento – prosegue il gestore – realizzati sul depuratore Lavello sono pari a un milione e duecento mila euro, oltre ai lavori per 2 milioni di euro per il completamento delle opere di mitigazione ambientale. Altri interventi verranno eseguiti fino a maggio, quando, nel rispetto del cronoprogramma previsto, tutte le lavorazioni saranno completate, mettendo l’impianto nelle condizioni di affrontare la nuova stagione estiva con una capacità depurativa migliorata e più efficiente. Parallelamente, i Servizi Ingegneria di Gaia stanno portando avanti la progettazione delle opere che consentiranno una consistente riduzione delle emissioni di cattivo odore, mediante la copertura delle zone di trattamento dei fanghi nonché la realizzazione di impianti per la filtrazione dell’aria».