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I giovani di Alternativa Civica: «Siamo di destra o di sinistra?»

La risposta dell'avvocato Sergio Menchini: «Siamo antifascisti»

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«Oggi in uno scenario estremamente critico, caratterizzato dalla debolezza dei partiti e dall’emergere di un leaderismo povero di contenuti e proposte, ma ricco di messaggi propagandistici, cresce il desiderio di chiarezza e di coerenza. In ragione di queste esigenze sentiamo la necessità, quali aderenti ad Alternativa Civica, di riportarci all’orizzonte politico che in campagna elettorale era stato disegnato e descritto». La sezione giovanile di Alternativa Civica si fa sentire. Attraverso una nota, firmata dal portavoce Matteo Basteri, i giovani alternativi chiedono ai loro rappresentanti a palazzo civico di chiarire il ruolo che ricoprono in sala consiliare. E non nascondono un certo scontento per un’azione politica che definiscono “felpata”.

«La situazione politica locale e nazionale si presenta estremamente confusa, soprattutto dal lato delle opposizioni, che a differenza delle forze di governo, non devono fare un’azione volta al mantenimento del potere, ma essere vigili sull’operato della maggioranza e pronti a fare proposte e correzioni costruttive». La nota è rivolta ai tre di Alternativa Civica in Consiglio, il capogruppo Sergio Menchini, la consigliera Dina Dell’Ertole e il consigliere Andrea Barotti. I tre che i giovani hanno sostenuto in campagna elettorale.

«Avvertiamo il bisogno, stante il silenzio del periodo post voto, di una cristallina conferma dei valori che costituiscono la linfa del nostro contenitore politico, nutriamo il desiderio che i temi proposti nel programma elettorale vengano, con forza, avanzati e sostenuti in sede consigliare e che la nostra appartenenza al centro sinistra e al civismo, all’area moderata e progressista sia declinata nell’azione politica. Abbiamo aderito ad Alternativa civica poiché volevamo e desideriamo riportare la politica tra i giovani, sulle strade della nostra città; il nostro impegno, durante la campagna elettorale, si è fondato sulla volontà di proporre un progetto nuovo, una nuova visione della nostra città ed una nuova azione politica lontana dalle logiche del passato tanto che, al ballottaggio, non abbiamo stretto alcun accordo. Siamo scesi in campo perché il nostro unico scopo era di evitare l’effetto del piano inclinato, abbiamo dato prova, mantenendo la nostra autonomia, che per noi contano le proposte e che il nostro obiettivo era, è e deve essere la soluzione delle tante criticità che affliggono il nostro territorio; problemi che le amministrazioni del passato ci hanno lasciato e che l’attuale maggioranza non sembra avere la forza e la volontà di affrontare. I temi sul tavolo sono numerosi, basti pensare al caso Lavello, alle difficoltà di Asmiu e Cermec, per non parlare poi delle cave, delle politiche per rimettere in moto la nostra area industriale ed ancora la messa in sicurezza del nostro territorio, la sanità con la mancata realizzazione della rete territoriale di assistenza e tanto altro ancora. Il nostro impegno di giovani di “alternativa civica” non si è concluso con la campagna elettorale, vogliamo far sentire la nostra voce e desideriamo che il nostro movimento sia il terreno da cui potrà nascere una nuova classe politica. Concludendo, chiediamo chiarezza, chiediamo che venga ribadita la nostra posizione politica, il nostro ruolo in questo Consiglio Comunale, chiediamo di avere spazio politico e che l’azione degli eletti, nel nostro movimento, sia meno felpata e più forte; siamo certi che la nostra coerenza, le nostre idee spingeranno molti cittadini ad impegnarsi per contribuire alla rinascita politica, economica e culturale della nostra città».

Fra le righe, insomma, si percepisce un certo bisogno di movimentare acque che dall’esterno potrebbero apparire stagnanti. O comunque poco limpide. Il capogruppo della lista civica Sergio Menchini risponde ai quesiti dei giovani elettori, alcuni dei quali candidati nelle liste che lo hanno appoggiato. «Mi pare che la posizione dei consiglieri eletti sia netta e chiara. Abbiamo votato contro le linee programmatiche, siamo all’opposizione in modo serio il che significa che non votiamo contro per partito preso. Se vi sono provvedimenti che riteniamo da condividere votiamo a favore o ci asteniamo. Siamo minoranza che fa opposizione». I valori di Alternativa civica il consigliere Menchini li conferma: «Siamo saldamente ancorati ai valori della carta europea dei diritti dell’uomo e alla Costituzione. L’uomo è al centro della politica senza distinzione di colore, razza o sesso». E non manca di sottolineare l’antifascismo della propria lista in queste ore in cui i riflettori sono tutti puntati sulla scelta dell’amministrazione di portare uno storico di estrema destra a Palazzo civico: «La carta costituzionale si basa su valori e sul superamento dell’esperienza fascista. Questo non toglie che i morti vadano rispettati tutti, da una parte e dall’altra, il che non tocca minimamente il fatto che siamo antifascisti. La Repubblica Italiana nasce da questi valori».

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