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L’appello di Brosio: «Imprenditori e benefattori, aiutate l’alberghiero»

Il giornalista fa un invito aperto alla cittadinanza per salvare l'istituto-eccellenza del territorio di Massa-Carrara

Tutto tace, ma l’alberghiero Giuseppe Minuto di Marina di Massa continua ad avere bisogno di interventi di risistemazione seri e non da poco. Da progetto si stimano milioni di euro necessari, circa 11, che tardano ad arrivare. O meglio, non si sa proprio quando arriveranno. E allo stato attuale delle cose questa carenza obbliga la scuola a far riferimento ad un’ordinanza comunale che nel caso in cui si verificasse un allerta meteo impone al personale scolastico la chiusura dell’istituto per evitare il rischio di incidenti.

Lo sa bene ovviamente la dirigente scolastica Maria Ramunno, che spenti i riflettori sulla scuola, continua comunque la sua battaglia fra le varie istituzioni competenti per sollecitare interventi di messa in sicurezza da un lato, e di ripristino di spazi inagibili dall’altro. Qualche settimana fa la dirigente ha lanciato l’associazione Amici dell’alberghiero “finalizzata alla più ampia sensibilizzazione pubblica circa le problematiche dello storico stabile sul lungomare di Marina di Massa”. E oltre a chef, cuochi, cittadini solidali, anche Paolo Brosio, giornalista e conduttore tv, ha deciso di sottoscrivere il modulo di adesione per far parte dell’associazione, che è possibile richiedere alla scuola.

«Voglio esternare con tanta gioia il mio totale e completo appoggio e adesione al progetto dell’Associazione Amici dell’Alberghiero Giuseppe Minuto di Massa – dice Paolo Brosio – Questa associazione di promozione sociale rappresenta in questo momento le urgenti e concrete necessità della scuola, comprendenti anche la raccolte fondi per potenziare e rilanciare una struttura di primaria importanza per il turismo della Toscana, che è e dovrà sempre essere all’altezza della qualità e della professionalità dei docenti, di tutto il personale e degli studenti, che insieme hanno fatto la storia dell’enogastronomia e dell’accoglienza turistica alberghiera e della ristorazione della riviera apuoversiliese. Auspico un intervento concreto, economico e finanziario, non solo delle Istituzioni pubbliche (Stato, Regione Toscana Provincia, Comune), ma anche un intervento diretto degli imprenditori e dei benefattori del nostro territorio, poiché si tratta di donazioni che porteranno frutti concreti per lo sviluppo del turismo e dell’economia del territorio».