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Scabbia nelle scuole di Massa. Il caso arriva in Regione

Il consigliere regionale Marchetti (Fi): «Bisogna che le aziende sanitarie effettuino ispezioni periodiche». L'Asl: «È la scuola che dovrebbe segnalare i casi»

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«Protocolli di sanificazione ambientale da parte della Asl e misure di prevenzione anche presso i domicili degli studenti esposti, onde evitare il diffondersi dell’infestazione dell’acaro della scabbia»: a chiederlo è il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che, dopo i focolai di scabbia registratisi negli istituti superiori Meucci e Salvetti di Massa invoca interventi tempestivi da parte dell’azienda sanitaria con protocolli mirati. Lo strumento è quello di un’interrogazione a risposta scritta.

L’atto, appena depositato, oltre a mettere in sicurezza la situazione massese circoscrivendo il pericolo del dilagare dei focolai, mira anche a capire quanti siano eventualmente i casi simili a quello apuano verificatisi in Toscana nell’ultimo biennio: «Come spiega anche il Ministero della Salute attraverso il suo portale – chiarisce Marchetti – la scabbia si diffonde soprattutto negli ambienti di vita comunitaria dove ci sia scarsa igiene. Che nelle scuole della Toscana l’igiene lasci a desiderare al punto da favorire simili infestazioni non ci pare accettabile. Bisogna che le aziende sanitarie, nel caso di Massa la Nord Ovest ma in generale tutte, effettuino ispezioni periodiche per scongiurare un simile stato di cose. A scuola ci vanno i nostri ragazzi, bambini o comunque in gran parte minori: le famiglie devono poter essere sicure di affidarli a luoghi in cui non siano in pericolo, né sotto il profilo sanitario né altro, dico pensando ad alcuni istituti ad alto deficit strutturale che ci sono in Toscana».

Nel caso specifico, il capogruppo regionale di Forza Italia richiama le infestazioni verificatesi «presso i locali adibiti a palestra dell’Istituto Istruzione Superiore (Iss) A. Meucci e presso l’Iss A. Salvetti di Massa», sottolineando come ritenga «essenziale garantire agli studenti sicurezza, salubrità e igiene degli ambienti scolastici». Per questo alla giunta regionale domanda se sia «a conoscenza dei focolai di infestazione da Sarcoptes scabiei var. homini registrate presso gli istituti Meucci e Salvetti di Massa», «se la Asl abbia attivato adeguati protocolli di sanificazione ambientale, ed eventualmente quali, presso gli istituti in questione ma anche presso le famiglie dei ragazzi esposti a contagio per quanto riguarda i loro ambienti domestici» e «se sia stato predisposto un protocollo di prevenzione finalizzato ad evitare il diffondersi dell’infestazione e il verificarsi di altri focolai, ed eventualmente quale».

Infine, più in generale, Marchetti allarga l’orizzonte domandando «se vi siano altri focolai registrati nella provincia di Massa-Carrara e nelle altre province della Toscana, ed eventualmente in quale numero e dove, nel biennio 2017-2018».

L’Asl intanto ha fatto sapere che «l’acaro (della scabbia, ndr) non è nelle pareti degli edifici, o delle palestre, ma è addosso alle persone e si trasmette con il contatto fisico, dormendo nelle stesse lenzuola. È la scuola che comunica alla Asl territoriale che un alunno, o un frequentatore dell’istituto ha contratto la scabbia e la Asl invia alla scuola una notifica con un protocollo di igiene personale da seguire. Buone norme di pulizia in famiglia».

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