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Emergenza Lavello, nuova moria di pesci e sversamenti di idrocarburi

Ceccarelli (FI): "Serve protesta forte." Scaletti: "Tutti i soggetti coinvolti si siedano a un tavolo"

Il Lavello è di nuovo nell’occhio del ciclone venerdì 14 c’è stato un nuovo sversamento di idrocarburi, a soli due giorni di distanza da quello del 12 settembre; ieri, sabato 15, all’altezza del depuratore Lavello 1 hanno cominciato ad affiorare pesci morti. A lanciare l’allarme è stato Franco Ceccarelli, coordinatore di Forza Italia Massa: “Ho allertato prima la polizia e poi l’Arpat – racconta – che nella giornata di sabato ha eseguito due sopralluoghi presso il depuratore. Il servizio veterinario dell’azienda ambientale ha prelevato due carpe e un’anatra morte. Come se non bastasse, venerdì mattina alle 11 è stato rilevato un nuovo sversamento di petrolio dal piazzale della zona industriale di Carrara. S I cittadini residenti sull’argine sono esausti: sono costretti a convivere coi miasmi, abitano in case su cui pesa una forte svalutazione”. Ceccarelli intende promuovere una protesta: “Qualcosa di eclatante, che dia un segnale forte. Io dico: scendiamo in strada e manifestiamo davanti al depuratore. Personalmente m’impegnerò affinché Forza Italia e gli altri partiti che governano la città prendano una posizione più dura. Ho provato senza successo a contattare il sindaco Persiani. E dire che questa dovrebbe essere una sua priorità, dal momento che ha tenuto per sé la delega all’ambiente.”
Un primo passo per individuare i responsabili è stato fatto: “Sono intervenuti l’ufficio ambiente del Comune, la polizia municipale, Arpat e la Capitaneria di porto – spiega l’assessora all’ambiente di Carrara Sarah Scaletti – la perdita per fortuna era ridotta e il tubo di provenienza è stato individuato: si tratta una fognatura bianca alla quale sono collegati diversi rami. Ulteriori accertamenti sono in corso. In mare non è arrivato nulla grazie alle panne posizionate per l’intervento precedente, ma ci sono stati due episodi analoghi in breve successione: la situazione va monitorata. Ho intenzione di chiedere a tutti gli organi coinvolti di effettuare un’indagine nell’area industriale. Probabilmente si tratta di scarti delle pulizie che avvengono nei piazzali che poi vengono convogliati nella fognatura bianca. Anche se non vi sono allacci abusivi e le aziende sono in regola, comportamenti simili sono scorretti e vanno sanzionati.”
Quanto alla moria di pesci, Scaletti è propensa a metterla in relazione con lo stato di forte criticità in cui versa il fosso: “Ne abbiamo parlato Venerdì 14 in commissione ambiente: il quadro destra preoccupazione perché è di non facile risoluzione. Occorre che tutti gli enti interessanti, a cominciare dalla Regione, passando per Gaia e il consorzio di bonifica, siedano allo stesso tavolo per pianificare degli interventi condivisi. Una volta conclusa la stagione balneare, Gaia riprenderà i lavori per la sistemazione del depuratore Lavello 1; una linea era già stata ottimizzata, rimane la seconda. Ci stiamo già confrontando coi vari enti in commissione ambiente. Questo però non basta: occorre però fare qualcosa di più per rispondere alle esigenze concrete dei cittadini, che vivono quotidianamente una situazione di pesante disagio.”