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Difendersi dalle truffe si può: attenti al «falso incidente»

L'incontro della commissione politiche e servizi sociali col maresciallo Anzalone: «Meglio prevenire»

Il maresciallo maggiore Lorenzo Anzalone, comandante della stazione dei carabinieri di Carrara, ieri è stato ascoltato dalla commissione politiche e servizi sociali. Il tema dell’incontro era la creazione di uno sportello informativo sul territorio, che ascolti i cittadini e li indirizzi i cittadini su problematiche quali la violenza sulle donne, il bullismo, i disturbi alimentari e, per l’appunto, le truffe ai danni degli anziani. Ultimamente si è diffusa la frode cosiddetta del “falso incidente”. “Chiamano sul fisso presentandosi come avvocati – spiega il maresciallo – fingono che un parente stretto della vittima abbia appena avuto un incidente per cui di un’ingente somma di denaro. Poi inducono il malcapitato a chiamare i carabinieri: in realtà, trattengono la chiamata e risponde nuovamente un loro complice, che si finge un maresciallo o un capitano dei carabinieri.” Le persone anziane sono la categoria più esposta al rischio: “Essendo psicologicamente più fragili, sono più inclini a cedere a questo tipo di ricatti. Poi i truffatori sono attratti dall’utenza fissa, che oggi i giovani non utilizzano più. Abbiamo a che fare con professionisti che si spostano di zona in zona. A meno che non facciano capo a un’organizzazione più ampia, è molto difficile identificarli, dal momento che generano continuamente nuove sim con nomi fittizi”. Grazie all’attività di prevenzione e informazione capillare condotta dall’arma, ultimamente in zona sono stati sventate circa quattro truffe di questa tipologia.
Sono i comandanti delle cinque stazioni, essendo dislocati sul territorio, a prendere contatto coi centri d’aggregazione per coinvolgere gli anziani. Ma l’Arma lavora anche coi giovani: “Teniamo contatti con gli istituti scolastici di ogni ordine e grado. Un ufficiale si reca presso l’istituto e l’argomento da trattare si sceglie in concertazione con la direzione didattica. Sul tema del bullismo solitamente è il capitano Mario Ricciardi a tenere gli incontri”. È emerso anche il tema della delinquenza giovanile, in relazione ai lanci di bottigliette esplosive avvenuti in galleria: “Non credo si possa parlare di baby gang, si tratta di casi sporadici. Purtroppo la città non offre molto, i ragazzini si annoiano e fanno bravate come questa, particolarmente grave.” Lo stesso discorso vale per l’auto e i giochi incendiati nella notte di venerdì 6 aprile: “Eventi occasionali. Carrara non è certo una città in mano a bande criminali. Il territorio è molto ridotto e possiamo raggiungerne ogni punto in poco tempo, e la presenza di due forze dell’ordine è un deterrente notevole”.