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Nascondeva la cocaina sotto i binari del treno: arrestato

Bliz antidroga della polizia: manette per un nordafricano e indagata una donna italiana per favoreggiamento. Sequestrati 300 grammi di cocaina e 9mila euro in contanti

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Ritrovamento e sequestro di droga con l’operazione “Neve d’estate”: sequestrati oltre 300 grammi di sostanza stupefacente (cocaina) purissima e denaro, circa 9mila euro detenuti da un nordafricano nella zona di Montignoso. La squadra mobile della polizia di Stato ha arrestato nei pressi del casello autostradale di Massa il trafficante, poco più che trentenne e residente nella provincia apuana, ma di fatto presente irregolarmente sul suolo nazionale. Definirlo ‘nullafacente’ è riduttivo in quanto era già noto alle forze dell’ordine come soggetto scaltro, non tossicodipendente, che avevsa messo in piedi un narcotraffico dalle dimensioni consistenti, infatti lo smercio di droga si è esteso dalla Versilia fino a tutta la riviera apuana. L’uomo riconosciuto un pregiudicato, è già sfuggito ai controlli della polizia, per questo la mobile ha agito con massima cautela.

La cocaina e i contanti sequestrati

L’operazione, infatti, è iniziata ad aprile scorso e ha portato a controlli ed accertamenti fittissimi, fino alla scoperta di una pista che ha condotto al magrebino. “Non è stato un soggetto facile da imbrigliare – ha detto il capo della squadra Antonio Dulvi Corcione – al centro del suo smercio, vi era ingente denaro derivato soprattutto da cocaina, che gli ha permesso di avere ampio raggio d’azione. Le operazioni – ha aggiunto – si sono svolte nella maniera più tradizionale, con intercettazioni telefoniche, pedinamenti e osservazioni notturni con l’ausilio di osservatori ottici di lontananza per non insospettire gli indagati. Solo alla fine siamo intervenuti per l’arresto, proprio perché conoscendo il soggetto non volevamo avere sorprese”.

“Il mosaico intorno all’individuo è apparso fortemente variegato – ha continuato Dulvi Corcione – irregolare il permesso di soggiorno, nullafacente non di fatto, che abitava stabilmente in una dimora e non in un rifugio di fortuna, presso Montignoso”. Sono così scattate le indagini per possibili complicità, che si sono rivelate esatte, individuando al vaglio degli investigatori soggetti italiani e non, ‘collaboratori’, che hanno creato una vera rete di contatti di ‘spacciatori-clienti’, inoltre è stata indagata una donna italiana, non originaria della zona, denunciata e indagata per ampio favoreggiamento (si è trattato della proprietaria dell’abitazione).

“Quello che ha reso veramente ‘unico’ il sequestro è stato il fatto che il narcotrafficante ha attuato un piano non poco fantasioso per nascondere la droga: “Durante uno dei servizi investigativi – ha infatti spiegato il capo della squadra – gli uomini della Mobile apuana sono riusciti a scoprire il nascondiglio, un posto impervio, difficile da raggiungere, se non dopo aver attraversato una fitta macchia di rovi e boscaglia, proprio a ridosso dei binari della ferrovia di Montignoso, quasi al confine di Montiscendi a Querceta. La zona non solo è difficile ma è passaggio per treni, il che la rende molto pericolosa”.

Non è stato da meno il metodo con cui ha nascosto lo stupefacente: “Sotto le pietre dei binari – ha poi raccontato il capo della mobile – l’arrestato ha scavato buche profonde, anche a mani nude e vi ha collocato i pacchetti di sostanza. Dopo aver studiato a fondo con lunghi sopralluoghi sia i sentieri sia i suoi movimenti (restava infatti molto tempo nella boscaglia) abbiamo circoscritto il passaggio e siamo intervenuti per il recupero della droga, ma abbiamo preferito bloccare il soggetto al ritorno – ha proseguito – per evitare di perderlo e prima che si immettesse nel casello autostradale di Massa”.

“È stata perquisita l’abitazione – ha concluso – dove è stata trovata una parte del denaro nascosta in alcuni indumenti e tutto il materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi di droga, come bilancine di precisione e pellicole di cellophane. Poi si è perquisita anche l’autovettura dell’indagato, una Peugeot, usata per i suoi spostamenti, al cui interno sono stati rinvenuti 4mila euro frutto del traffico illecito, occultati dentro la leva del cambio”.

Il giro di affari illeciti è stato ampio e vario, fino a 9mila euro ritrovati, prova del fatto che i clienti sono stati eterogenei e la zona di spaccio vasta. L’arresto per detenzione di sostanze stupefacenti, spaccio e narcotraffico è stato immediato e il soggetto è stato messo agli arresti presso il carcere di Massa.

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