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«Balneari, sentenza Consiglio di Stato boccia proroghe concessioni ma non incide su nostro percorso»

«Differite, con ampia motivazione, le concessioni fino al 31 dicembre 2024, applicando la Legge Draghi e non il decreto mille proroghe».

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MASSA – Niente deroghe e proroghe a fine anno per le concessioni dei balneari scadute nel 2023: il Consiglio di Stato boccia la decisione del Governo e a questo punto le gare sembrerebbero non più rinviabili. Sull’argomento interviene il sindaco Francesco Persiani: “La recente sentenza del Consiglio di Stato riguardante le proroghe delle concessioni balneari scadute nel 2023 solleva importanti questioni sulla gestione del settore – prende la parola Persiani -. Personalmente, ritengo che demonizzare il comparto balneare sia eccessivo; al contrario, questo settore ha bisogno di protezione e regolamentazione per risolvere l’attuale incertezza normativa. È fondamentale, a questo punto, un intervento da parte del Governo per definire una direzione chiara. Nonostante ciò – puntualizza il sindaco -, ad una prima lettura la sentenza non sembrerebbe incidere sul percorso intrapreso dal Comune di Massa, che ha  differito, con ampia motivazione, le concessioni fino al 31 dicembre 2024, applicando la Legge Draghi e non il decreto mille proroghe. Ciò, ovviamente, in attesa di dover condurre gare trasparenti ed equilibrate, ma all’interno di un quadro normativo definito centralmente, non essendo di competenza delle singole amministrazioni comunali. Restiamo perplessi sugli effetti della direttiva Bolkestein – stigmatizza il primo cittadino -, che ha generato divisioni nel Paese a causa delle sue implicazioni sulla gestione delle concessioni balneari, ma mi auguro che le elezioni europee possano influenzare positivamente l’orientamento da seguire, fermo restando che la responsabilità di definire i criteri delle gare, compreso l’accertamento della scarsità o meno delle risorse, spetta al Governo. Questo, infatti – sottolinea – non è un compito dei giudici, ma del legislatore”.

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