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Lorenzo Giuntini nuovo presidente di Confcooperative Toscana Nord

TOSCANA – È Lorenzo Giuntini, presidente della Cooperativa Morelli, attiva da oltre 50 anni a Lucca, il nuovo presidente di Confcooperative Toscana Nord. Giuntini prende il testimone da Giuseppe Gori che ha guidato l’associazione per otto anni. La nomina è avvenuta oggi, all’unanimità, durante l’assemblea di Ctn dal titolo ‘Lavoro, Comunità, Futuro’, che si è svolta in un clima di lutto e profonda commozione per la prematura scomparsa di Claudia Fiaschi, presidente di Confcooperative Toscana. Ora Giuseppe Gori, in qualità di vicepresidente vicario di Confcooperative Toscana, assumerà la reggenza dell’associazione fino al rinnovo degli organi, già previsto per aprile 2024. Stamattina tutte le cooperative dell’unione interprovinciale, che comprende i territori di Firenze, Prato, Pistoia, Lucca, Massa-Carrara e Arezzo, hanno voluto testimoniare l’importanza di proseguire nel lavoro di rappresentanza portato avanti da Claudia nei suoi 12 anni di mandato.

«Sono fiero della fiducia che mi hanno accordato tutti i territori all’unanimità – ha commentato Giuntini dopo la nomina -, che purtroppo oggi fa i conti con questa tristissima notizia della scomparsa di Claudia. Abbiamo voluto celebrare la sua memoria in questa assemblea, ma sono sicuro che seguiranno altri momenti in cui poter onorare la memoria di una dirigente sicuramente caparbia e di visione. Voglio esprimere, a mio nome e delle cooperative che da oggi ho l’onore di rappresentare, la vicinanza e il cordoglio alla famiglia e in particolare ai figli».

«La mia nomina – ha aggiunto Giuntini – è il frutto di un lavoro condiviso portato avanti con costanza e dedizione negli ultimi mesi. Le cooperative hanno chiesto che il mio mandato prosegua nel solco già tracciato da chi mi ha preceduto e punti a ribadire che la cooperativa è un’impresa legata al territorio, fatta di comunità e di relazioni dirette con la cittadinanza. Come cooperative, siamo un vero modello di impresa da promuovere e valorizzare: questo è il messaggio che voglio trasmettere come presidente. Imprese fatte da persone interessate allo sviluppo dei territori, che vivono di lavoro nel rispetto delle regole che lo stato italiano impone di rispettare. Ringrazio Giuseppe Gori che ha svolto negli ultimi 8 anni di mandato un lavoro encomiabile».

In apertura di giornata, dopo i saluti istituzionali del sindaco di Firenze, Dario Nardella, il presidente uscente Giuseppe Gori ha presentato la sua relazione sullo stato dell’arte nel mondo cooperativo. «Celebrare un’assemblea in questo clima non è facile – ha detto – ma credo sia il miglior modo per onorare la memoria di Claudia, con la quale, sebbene con posizioni anche differenti, sempre abbiamo avuto a cuore il ruolo partecipativo dell’essere cooperatori. Oggi penso sia stato importante essere comunque tutti insieme di fronte a questa troppo prematura scomparsa».

Guardando al futuro della cooperazione, per Gori è importante «andare avanti sulla transizione ecologica, non ideologica, e ci dobbiamo arrivare in fretta, le risorse economiche ci sono, le idee non mancano. Lascio questo testimone a chi mi sostituirà, sapendo che sono temi su cui è miope lavorare da soli». Un passaggio del discorso guarda alla tragedia nel cantiere di via Mariti. «Basta alle tragedie sui luoghi di lavoro – ha detto Gori -. Dobbiamo trovare soluzioni efficaci ed immediate tutti insieme. Gli elementi di semplificazione del nuovo Codice non devono permettere di svicolare alle norme della sicurezza».

Altro tema centrale dell’assemblea è il ruolo svolto da Ctn per lo sviluppo delle aree interne e per il costante presidio dei territori. Gori ha evidenziato che «non possiamo essere protagonisti del cambiamento senza le necessarie infrastrutture: internet, strade, servizi e lavoro, soprattutto nelle aree più disagiate. Le risorse messe a disposizione dalla Regione sono un’occasione da cogliere. Questi sono temi che sentiamo molto e che hanno imperniato l’attività di Confcooperative Toscana Nord durante il mio mandato e sono orgoglioso, oggi, di poterne rivendicare il ruolo». Da qui l’importanza dei consorzi Gal (Gruppo d’Azione Locale) che rappresentano un elemento decisivo nel perseguimento di questi obbiettivi. «Rappresentano – ha detto Gori – uno spazio di interlocuzione, molto operativa, tra la parte pubblica e la rappresentanza di impresa, dove trovare soluzioni condivise ai problemi». L’assemblea è stata anche l’occasione per fare il punto sullo stato di salute del mondo cooperativo.

In relazione al valore della produzione si passa ad 1.122 milioni di euro (in leggero aumento nel quadriennio); i soci sono cresciuti a 132.866 unità (notevole incidenza Mutue che danno servizi sanitari ai soci); gli addetti passano a 18.451 unità. Indicando una sostanziale tenuta del sistema e un consolidamento delle cooperative attive. «Abbiamo visto che nascono meno imprese cooperative – ha sottolineato Gori – in un momento in cui si torna a fare impresa. Prendiamo spunto: lavorare per migliorare dà maggiori risultati che lavorare per fare numero. Certo che rimane attuale e forte il nostro ruolo per creare buona cooperazione e imprese solide». Chiudendo il suo intervento Gori si è rivolto ai delegati presenti: «Come sapete passo il testimone, dopo aver dato il mio impegno per otto anni è arrivato il momento di un nuovo presidente. Nella relazione mi sono permesso di concentrarmi sui temi che sembrano più urgenti: la tutela del lavoro, la difesa della comunità. Nel futuro – ha concluso – dobbiamo essere più visibili all’esterno, costruire alleanze forti, aprirsi alle collaborazioni. Essere cooperatori a tutto campo».