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«Clima e cementificazione, rivolgo un appello per la salvaguardia dell’ambiente e della sicurezza»

Luana Mencarelli (M5s): «Il progetto Variante Aurelia comporterebbe l'abbattimento di 4580 mq di bosco, la distruzione delle ultime aree agricole, cancellando la capacità compensatoria di assorbimento d'acqua. Il progetto Ugo Pisa prevede il taglio di ben 7000 alberi con un reimpianto definitivo di soli 1330 unità»

MASSA – In seguito agli ultimi eventi meteorologici che hanno colpito la Toscana, causando danni anche nel Comune di Massa, Luana Mencarelli, coordinatrice provinciale del M5S di Massa-Carrara, alza la voce per denunciare la necessità di fermare i progetti altamente impattanti per l’ambiente e la sicurezza del territorio. Mencarelli fa riferimento alle parole del presidente Eugenio Giani, commissario delegato per l’emergenza, che ha dichiarato: “Neppure un centimetro di cemento in più nelle zone allagabili della Toscana”. Un monito importante che sottolinea la necessità di evitare ulteriori impermeabilizzazioni delle aree soggette ad allagamenti e a rischio idraulico elevato e Massa con i suoi precedenti non può certo abbassare la guardia solo perché “questa volta è andata bene”.

“Ci sono diversi progetti che non rispondono alle prescrizioni del PNRR, ai goal delle Direttive europee e dell’Agenda 2030 che spesso i cittadini non mettono in relazione alla mancanza di cura del territorio di un’amministrazione o ai danni che il territorio subisce poi in determinate situazioni” spiega l’esponente politica. “Il primo progetto contestato è la Variante SS1 Aurelia – Comune di Massa, che prevede la realizzazione di 1,5 km di tratto stradale in rilevato con una larghezza carreggiata di 30 metri e accessori. Questo progetto – evidenzia Mencarelli – comporterebbe l’abbattimento di 4580 mq di bosco e area verde, la distruzione delle ultime aree agricole, cancellando la capacità compensatoria di assorbimento d’acqua, e l’interessamento di zone con indicatore di rischio P2 e P3, elevato e molto elevato. Tanto più- denuncia Mencarelli- in mancanza di misure di mitigazione concrete e a fronte di una inutilità dell’opera alla luce di studi tecnici”.

Il secondo progetto contestato riguarda il Parco e la Colonia Ugo Pisa. “Questo progetto – prosegue Mencarelli – prevede l’abbattimento di ben 7000 alberi con un reimpianto definitivo di soli 1330 unità, causando una significativa perdita di copertura verde con ripercussione sull’innalzamento della temperatura dei luoghi”. Mencarelli sottolinea che “questa azione avrà un impatto negativo sulla biodiversità e contrasta con le direttive europee e gli obiettivi ambientali dell’Agenda 2030. Inoltre, l’abbattimento massivo è funzionale a una cementificazione/impermeabilizzazione di circa 17.000 mq del parco stesso”.

Luana Mencarelli auspica quindi che la sua richiesta, indirizzata anche alla Regione, venga accolta con attenzione e che si lavori concretamente per garantire la sicurezza dei territori, affrontare la transizione ecologica e promuovere la resilienza dei territori ai cambiamenti climatici. “Inutili infatti – sottolinea -tutte le parole di solidarietà e preoccupazione successive sempre agli eventi negativi se non accompagnate da vera presa di coscienza e fatti concreti è solo falso ambientalismo e finta empatia”.