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Massa, il comitato “No Variante”: un’opera che aumenta il rischio idraulico

«Per risolvere il problema della sicurezza stradale, l’amministrazione dovrebbe presentare un progetto mirato a eliminare l’attraversamento dei mezzi pesanti: non basta spostarlo dall’Aurelia a Via Carducci»

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MASSA – «Come partecipanti al Comitato spontaneo No Variante Aurelia prendiamo atto della bozza programmatica presentata sui giornali dalla coalizione di centrosinistra, che purtroppo riteniamo incoerente e ci permettiamo di commentare. Da sottolineare in rosso come indicare importante “pianificare il territorio partendo dall’aspetto ambientale e idrogeologico” sia in netto contrasto con la realizzazione della Variantina Aurelia: è inutile progettare dopo aver consumato il territorio verde del centro città, con un’opera che “in deroga” occupa la vasca di espansione naturale di Turano, zona “L4 – molto elevato rischio idraulico”, e interferisce con il tracciato dei fossi che scendono dalle colline: visto quanto successo nelle Marche e Ischia è il caso di proseguire? Già nel 2012 è stata sfiorata la tragedia con un auto dentro alla voragine formatasi improvvisamente davanti al cimitero». Il comitato No Variante torna a farsi sentire sul progetto che dovrebbe ridisegnare una delle zone più trafficate di Massa.

«La coalizione nella bozza inoltre conferma che senza risolvere il problema del traffico di Turano, la Variantina Aurelia andrà a “congestionare ulteriormente la già deficitaria viabilità su via Carducci” e, nella pratica, a bloccare la città e il suo sviluppo, come la scelta strategica della costruzione della Casa della Salute nella zona Stazione. Da ricordare che tale progetto è stato pensato da amministrazioni di centrosinistra, gli stessi che oggi sollevano la “questione” del nuovo distretto. Cogliamo questa occasione per ripetere che il problema del traffico di Massa non sarà risolto dalla Variantina Aurelia, perché uno degli aspetti peggiori del traffico della città, non solo Turano ma di tutta la città, è il transito dei mezzi pesanti che fanno la spola tra la zona industriale di Massa e Carrara, con Montignoso e la Versilia».

«Per risolvere il problema della sicurezza stradale, l’amministrazione dovrebbe presentare un progetto mirato a eliminare l’attraversamento dei mezzi pesanti: non basta spostarlo dall’Aurelia a Via Carducci, ma serve una scelta diversa dalla Variantina Aurelia, pianificando nel rispetto dell’ambiente e del territorio. Nel nostra percorso di partecipazione al benessere cittadino, abbiamo più volte indicato altre soluzioni: dal semplice uso dell’autostrada (transito di mezzi d’opera è previsto dal Codice della Strada e da Autostrade) alla realizzazione della complanare sulla 3° corsia. Più suggestiva e impattante e rispettosa dell’ambiente, è la proposta di trasferire il traffico pesante su rotaia sfruttando le stazioni di Massa Z.I. e  Querceta».

«È ancora possibile intervenire per bloccare il Vecchio progetto di Variante Aurelia che ormai non è più adatto e consono al nostro territorio. Segnaliamo alla amministrazione odierna – conclude il comitato – e futura che in diverse zone della città le strade sono pericolose perché piene di buche e si allagano ogni volta che piove. Se non si riesce a curare i tracciati esistenti, ci figuriamo come sarà la manutenzione della Variantina con i problemi derivanti nella zona a molto elevato rischio idraulico. Dopo un mese, siamo ancora in attesa della convocazione promessa in commissione Lavori Pubblici con assessore: sono queste le premesse per le prossime elezioni?».

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