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Trentatré giovani apuani da 100 e lode premiati da Confindustria e Fondazione Marmo: sono il futuro del territorio foto

Sono i maturati del territorio che alla fine dello scorso anno scolastico hanno meritato la lode e ricevuto un attestato di riconoscimento e un assegno, per ciascuno, dell’importo di mille euro

CARRARA – Sono trentatré i giovani maturati del territorio apuano che, quest’anno scolastico conclusosi tre mesi fa, hanno meritato la lode e Confindustria e Fondazione Marmo li hanno voluti festeggiare premiandoli con un attestato di riconoscimento e un assegno, per ciascuno, dell’importo di mille euro. Un modo per incoraggiare le eccellenze apuane, come hanno sottolineato Matteo Venturi presidente di Confindustria di Massa Carrara nonché vicepresidente di Fondazione Marmo e Bernarda Franchi presidente della Fondazione stessa.

Provengono da licei, da istituti professionali, da istituti tecnici, da studi artistici, classici, scientifici, umanistici, linguistici, specialistici e settoriali, dalla Lunigiana, da Carrara, da Massa, da Montignoso. Si alzano uno alla volta, si presentano, spiegano da quale scuola provengono e cosa stanno facendo adesso. Dal loro racconto emergono forse due elementi: sono iscritti all’università o comunque stanno proseguendo gli studi e hanno, per la maggior parte, scelto facoltà tecnico-scientifiche. Sono le eccellenze apuane e sono lo specchio del futuro del territorio. Almeno così spera il territorio.

«Fondazione e Confindustria hanno sempre puntato sull’eccellenza come chiave di sviluppo per aziende e anche per il territorio. Un territorio che investe è un territorio vincente. Abbiamo sempre puntato sulla formazione  sia guardando all’ambiente accademico e che universitario. Poi la professoressa Canali, docente al liceo scientifico carrarese, ci fece riflettere che anche gli istituti esprimono qualità dentro il territorio, anche a livello nazionale, e quindi eccoci qua a ringraziarvi e ad esortarvi a proseguire nel vostro percorso: quello che vi chiediamo è di “contagiare” del vostro impegno i vostri amici e i vostri colleghi . E’ nel Dna di Confindustria e di Fondazione la formazione- ha ricordato Venturi – abbiamo una collaborazione con il Politecnico di Torino, organizziamo un master Executive master in Ingegneria Mineraria applicata alle Cave di Pietre Ornamentali, stiamo inoltre creando dei percorsi professionalizzanti nel lapideo con alta possibilità di assunzione, abbiamo creato uno dei primi ITS legato alle costruzioni. Non si sbaglia mai a investire su sé stessi, è una scelta di libertà- ha commentato il presidente di Confindustria- siete voi, giovani eccellenze, che scegliete e non il destino».

«Per noi è un onore e un piacere potervi premiare – ha salutato anche la presidente di Fondazione Marmo – è un piccolo premio a fronte dei grandi sacrifici fatti, penso anche ai due anni di pandemia». Un’osservazione importante è stata fatta dalla dirigente scolastica del Pacinotti-Belmesseri Lucia Baracchini: “Le scuole sono tutte importanti, quello che serve è la formazione delle persone”.

Accanto a lei le colleghe Ilaria Zolesi dirigente scolastica dei licei artistici di Massa e di Carrara, del liceo musicale di Massa e dell’istituto professionale Tacca di Carrara e Stefania Figaia dirigente scolastica del liceo scientifico Marconi di Carrara: “E’ importante l’alleanza nel territorio – hanno ribadito entrambe – abbiamo dei ragazzi meritevoli. Spero che riescano a farsi spazio”.

Le autorità istituzionali erano rappresentate erano rappresentate dall’assessore all’Istruzione di Pontremoli Annalisa Clerici e dall’assessore al Bilancio di Massa Pier Lio Baratta. « La nostra è una terra piccola ma è ricca di intelligenze: questo  è rassicurante» ha messo in evidenza Baratta. «E’ importante per voi vedere riconosciuto questo impegno, soprattutto dopo questi due anni molto impegnativi sia sotto il profilo didattico ma anche relazionale» ha ammesso Clerici rivolgendosi ai ragazzi.

Tra loro, abbiamo scelto tre testimonianze che potrebbero aiutare a capire qualcosa in più di questa generazione o quantomeno delle opportunità umane che il nostro territorio è in grado di offrire. Una non è una testimonianza diretta, infatti Vania Kuchinovich in questo momento si trova a Roma e ha mandato la mamma a ritirare il riconoscimento. Vania è nato a Carrara quasi 19 anni fa e fin da piccolissimo ha indossato le scarpette da ballo: Vania infatti adesso, dopo 8 anni di studi al teatro dell’Opera a Roma e dopo il quinto anno compiuto  al liceo linguistico di Carrara, si trova nuovamente a Roma per proseguire i suoi studi di danza classica presso il teatro Brancaccio. E il pensiero va ai due fuoriclasse nonché primi ballerini della Scala, gli apuani Alice Mariani e Nicola Del Freo.

Abbiamo poi rivolto alcune domande a due ragazze che hanno scelto strade diverse o forse di studiare punti di vista diversi per guardare nella stessa direzione. Elena Lorenzetti, anche lei ovviamente 100 e lode (al liceo classico Pellegrino Rossi di Massa), si è iscritta a Filosofia. Elena ci spiega perché proprio Filosofia: «Filosofia raccoglie tutti gli ambiti, umanistici ma non solo. Per esempio parliamo anche di insiemi e di insiemistica, come la matematica, studiamo filosofia estetica e tocchiamo quindi l’ambito artistico. Filosofia ha un respiro molto ampio ed è in grado di aprire la mente e di aiutare a organizzare gli schemi mentali».

Anna Giulia Finocchiaro ha la stessa età di Elena e ha alle spalle un percorso di studi compiuto al liceo delle Scienze Umane opzione economica, con l’idea iniziale di avviarsi alla professione di notaio. Allo scadere dei cinque anni però ha sclto per ingegneria biomedica. Ci racconta cosa l’ha spinta a cambiare prospettiva: «Mi piacerebbe sperimentare la tecnologia avanzata per migliorare la qualità di vita delle persone. Mi piace l’idea di progettare arti e articolazioni sempre più performanti, vedo la robotica come strumento di benessere per l’uomo».