Massa, “Una montagna da salvare”: «Zone a monte lasciate a piedi dal trasporto pubblico»
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MASSA -Nonostante le proteste e le segnalazioni negli ultimi mesi, proseguono i disservizi sul trasporto pubblico locale, in particolare riferito alle zone a monte. Più volte i pendolari del servizio di trasporto si sono lamentati perchè, addirittura, sono rimasti a piedi: la corsa saltata. Collegamenti tra il centro città e frazioni di Forno, Casette, Resceto sono ormai agli sgoccioli: corse ridotte di numero e talvolta inesistenti. Sulla questione interviene nuovamente il comitato “Una montagna da salvare” . “I pendolari minacciano una raccolta di firme perchè le corse saltano continuamente e il servizio del trasporto pubblico è peggiorato in questi ultimi mesi – si legge nella nota del comitato – . Gli utenti non possono fare alcun affidamento agli orari previsti. Abbiamo registrato proteste per corse saltate anche alle 7 della mattina, corsa utilizzata in prevalenza dagli studenti e dai lavoratori. Adesso, con la ripresa dell’anno scolastico – prosegue la nota – auspichiamo che questi episodi non accadano più. Auspichiamo in un miglioramento del servizio, con mezzi puntuali e puliti. Da mettere in conto che ancora non esiste un capolinea, un riparo in caso di pioggia per cui è impensabile lasciare la gente ad aspettare per delle ore sui marciapiedi. Inoltre, con l’aumento del carburante, molte famiglie opteranno per il trasporto pubblico in quanto spostarsi con mezzi privati diventa sempre più oneroso. Proprio alla luce di questi fatti, il sistema del trasporto pubblico deve essere rivisto e potenziato. La città – conclude – dovrebbe promuovere linee circolari di superficie atte a collegare le periferie favorendo lo spostamento delle persone tramite mezzo pubblico, garantendo un risparmio energetico e riducendo le emissioni”.