LiguriaNews Genova24 Levante News Città della Spezia Voce Apuana TENews

Istituto Pacinotti-Belmesseri, la Lunigiana al ministro Bianchi: «Non tarpateci le ali un’altra volta»

Il sindaco di Pontremoli, Jacopo Ferri, e la delegata all'istruzione dell'Unione dei Comuni, Annalisa Folloni hanno inviato al ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi una lettera per chiedere l'autorizzazione alla creazione di una classe articolata

LUNIGIANA – «Non tarpateci le ali ancora una volta. Autorizzate una classe articolata all’istituto Pacinotti Belmesseri». È la richiesta che il sindaco di Pontremoli, Jacopo Ferri, e la delegata all’istruzione dell’Unione dei Comuni della Lunigiana, Annalisa Folloni (sindaca di Filattiera) hanno inviato al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi una lettera. La riportiamo di seguito.

Egregio sig. Ministro, Egregio direttore dott. Pellecchia,

ci rivolgiamo a voi per esprimere forte rammarico rispetto a quanto vediamo accadere sui nostri territori in merito a scelte di offerta scolastica. Duole molto rendersi conto che in tempi in cui con tante parole si proclamano come fondamentali il valore delle aree interne, il rapporto con le estreme periferie, il diritto universale all’istruzione, poi, invece, con i fatti, tutto questo resti svilito, traducendosi in una realtà che tradisce l’aspettativa e la fiducia di territori troppo spesso e troppo a lungo dimenticati. Queste amare riflessioni sono l’amara reazione istintiva al diniego, tanto fermo e determinato quanto inspiegabile, riservato dall’Ufficio Scolastico Provinciale di Massa-Carrara e Lucca alla richiesta di autorizzazione di una classe articolata, richiesta dall’Is Pacinotti Belmesseri di Pontremoli per il proprio 3° corso tecnico turistico. 

Un investimento di pochissime ore (non più di 5) alla settimana che, con il passare del tempo si è ridotto sempre di più  arrivando alla richiesta del riconoscimento del puro codice meccanografico, garanzia per gli studenti in sede di Esame di Stato, che consentirebbe alla Lunigiana – al termine degli ormai 30 mesi trascorsi nel tempo della pandemia – di portare avanti e di continuare a raccordare con il mondo scolastico, la propria vocazione turistica, riconosciuta da tutti e testimoniata da numeri di presenze davvero esponenziali e brillanti. In questa direzione ci si aspettava, al contrario, un deciso incoraggiamento, o, almeno, una forma di civile dialogo/confronto ed invece ci si è ritrovati di fronte a un muro impossibile da scalare, il cui unico messaggio è stato quello di insofferenza verso la Lunigiana: vista una volta di più come un peso, i cui numeri toglierebbero risorse a centri maggiori, sostenuti evidentemente da ‘poteri‘ certamente più forti.

È davvero triste vivere le ricadute di decisioni tanto assurde avendo al contempo scolpite nella mente, e trovando affermate ovunque, le parole calde e sagge della nostra Costituzione, le tutele che la fondamentale Carta sancisce per garantire a tutti i giovani una loro dimensione sociale, culturale, assistenziale di cura e di servizi. Sono, del resto, le Sue stesse parole, Sig. Ministro, sulla necessità di un forte e consapevole investimento sul capitale umano: parole che in situazioni come quella oggi rappresentata non trovano traduzione concreta nelle scelte che investono tanti territori come il nostro. L’importanza strategica dei corsi professionali e tecnici, oggi consacrata dalla nuova e fresca normativa, non può rimanere solo sulla carta. L’autonomia organizzativa e gestionale delle Istituzioni Scolastiche, sancita anch’essa, con chiarezza, dal Legislatore ormai da decenni, ha bisogno di radici per poter crescere ed affermarsi.

I nostri territori hanno urgente necessità di attenzione e cura, di vera applicazione dei diritti del singolo, quale appunto quello del riconoscimento di articolazioni – a costo zero o davvero irrisorio – per poter garantire il principio democratico di libere scelte, l’evoluzione culturale e sociale dei nostri giovani e quindi la reale rigenerazione delle cosiddette ‘aree marginali’ (espressione cara a molti che vivono le aree metropolitane). Vi chiediamo per tutto questo, in modo accorato e deciso, di intervenire affinché sia subito autorizzato all’Is Pacinotti-Belmesseri di Pontremoli il richiesto corso articolato per la 3ª Classe turistica/Sia, anche solo come codice, e affinché siano applicate le deroghe previste dal Legislatore.

Riconoscere i tanti sacrifici fatti da tutte le componenti del mondo-scuola per garantire l’offerta, al di là dell’organico effettivamente concesso, sarebbe un gesto molto importante anche per le famiglie, che lo chiedono con speranza e coraggio, sapendo che è in gioco il loro stesso appartenere/rimanere nella propria terra, volendo una volta di più far presente, da aree lontane e dimenticate, che l’investimento di fiducia di oggi rappresenta la rendita, ed anche il risparmio economico di domani.

Qualcuno, legittimamente, può pensare che non è il corso a incrementare il turismo. Noi, d’altro canto e altrettanto legittimamente, pensiamo che questo corso, supportato con i mezzi che oggi vedono le scuole volare verso nuove forme di didattica e di educazione, superando la formula dell’istruzione fine a se stessa, possa far rigenerare quello sentimento di adeguatezza e di appartenenza che troppo spesso è stato negato ai pochi in virtù dei numeri. Un ritorno alla Don Milani ci vede sul campo pronti a dare ciò di cui si ha bisogno e non, come ancora una volta sta accadendo, pioggia di finanziamenti spesso senza progettualità alcuna e, crediamo, con una scarsa capacità gestionale, viste le forti criticità del personale amministrativo e dei Dsga. La Lunigiana ha la capacità progettuale di muoversi. Non tarpateci le ali ancora una volta. Restiamo a disposizione per ogni approfondimento e confronto, ad ogni livello, ed attendiamo cortese riscontro. I migliori saluti.