LiguriaNews Genova24 Levante News Città della Spezia Voce Apuana TENews

«Adolescenti disabili rimasti esclusi dai centri estivi: è discriminazione»

La denuncia delle associazioni Dammi voce APS, Autismo Apuania APS e AfaPH OdV. «»

Più informazioni su

MASSA – «La discriminazione silenziosa si è consumata, e continua a consumarsi, anche questa estate. A subirla sono decine di adolescenti disabili ai quali, nei fatti, non viene data la possibilità di frequentare i centri estivi». A denunciare questa situazione sono le associazioni Dammi voce APS, Autismo Apuania APS e AfaPH OdV, che in un comunicato congiunto attaccano l’operato del Comune di Massa.

«Il Comune di Massa ha infatti deciso di ammettere ai centri estivi solo i bambini di età compresa tra 3 e 14 anni, ai quali vengono garantite 12 ore di operatore settimanali. I ragazzi disabili con più di 14 anni non potranno pertanto frequentare i centri estivi, il che significa non dare loro alcuna possibilità di socializzare e stare insieme ad altri ragazzi. Rispetto ai ragazzi e alle ragazze con disabilità, si ritiene che l’età anagrafica non possa e non debba assolutamente costituire un criterio di esclusione per la frequenza dei centri estivi: questi soggetti con disabilità cognitiva, proprio perché caratterizzati da uno sviluppo atipico, spesso necessitano di rapportarsi con bambini/e ragazzi/e di età anagrafica inferiore. – spiegano le associazioni – Non va dimenticato, inoltre, che questi ragazzi/e, sono gli stessi ai quali, nell’età compresa tra i 3 e i 14 anni – età in cui “teoricamente” essi avrebbero potuto frequentare i centri estivi in virtù appunto della variabile anagrafica – è stata preclusa la possibilità di frequentare tali centri alla stregua degli altri ragazzi a causa del numero esiguo di ore “coperto” dall’operatore socio-educativo. Oggi, quindi, pare alquanto ingiusto, discriminatorio ed incoerente porre in essere criteri legati all’età».

«Dalle istituzioni i genitori dei ragazzi con disabilità si aspettano un aiuto concreto ed invece trovano il solito muro invalicabile. Le associazioni Dammi Voce, Autismo Apuania e Afaph, che ormai da anni tutelano le persone con disabilità, rivendicano il diritto alla partecipazione e inclusione di tutti i bambini/ragazzi in tali centri. La mancata inclusione nei centri estivi comunali è un problema generale che continua da anni, ad oggi ancora ci sono evidenti criticità di gestione, organizzazione, programmazione a livello comunale e non si danno le risposte giuste ai bisogni speciali di moltissime famiglie che vivono situazioni drammatiche con ovvie ripercussioni anche in termini di equilibrio psicofisico. – prosegue il comunicato – Risulta ormai evidente che c’è un’offerta di servizi sempre più insufficiente e una domanda in aumento difficile da sostenere senza nuove risorse da destinare. Complessivamente il fenomeno della mancata ammissione di minori con disabilità esiste soprattutto per la fascia adolescenziale ed in particolare per i soggetti con disabilità complessa cognitiva e motoria».

«I bambini con disabilità complessa, motoria e cognitiva (con deficit cognitivi/intellettivi o disturbi del comportamento), vengono da un periodo prolungato di isolamento, chiusi nelle loro case, che ha aggravato le loro condizioni, di fatto vanificando i molteplici risultati positivi conquistati dopo anni di terapie specialistiche a costi elevati. Le associazioni Dammi Voce, Autismo Apuania e Afaph  chiedono a gran voce alle istituzioni di non voltare le spalle a questa categoria di persone che hanno bisogno più delle altre di maggiore attenzione e sensibilità e chiedono urgentemente l’apertura di un tavolo che possa consentire un confronto tra Istituzioni (Comune di Massa, Servizi sociali, ASL USFMIA, ASL UFSMA) e famiglie per la risoluzione della problematica».

Più informazioni su