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Medicina di prossimità, una centrale di coordinamento a Carrara. Arrighi: «I sindaci avranno un ruolo importante» foto

Il progetto tra gli investimenti Pnrr in Toscana. Il video messaggio dell'assessore Bezzini a Bonascola: «La Regione conta molto sulla collaborazione con i sindaci». La candidata del centrosinistra: «Necessario recuperare coesione, dialogo e autorevolezza: solo così veniamo realmente ascoltati»

CARRARA – Si è svolto lunedì 6 giugno alle 21 presso Ca’ Michele (Bonascola) l’incontro tra la candidata sindaca Serena Arrighi e i rappresentanti della sanità apuana. Un incontro molto partecipato per fare il punto su alcuni progetti in atto a livello regionale e di area vasta e per chiarire quelle che saranno le responsabilità della futura giunta comunale in tema di sanità. Presente a fianco di Arrighi Federico Dazzi, coordinatore della commissione Sanità del Partito Democratico di Carrara. Dopo una breve presentazione di sé ai presenti, Arrighi ha parlato della sua idea di città illustrando alcuni punti chiave del suo programma, dagli interventi più basilari, previsti nei primi mesi di governo della città, a quelli più proiettati al futuro, come la creazione di due incubatori per start up che possano supportare giovani imprenditori nella creazione e crescita della loro attività.

Poi il focus sulla sanità. “Purtroppo il campo di azione dei sindaci è molto limitato in materia di sanità – ha premesso Arrighi -, ciò non vuol dire che dobbiamo rimanere a guardare. Al contrario, gli enti locali hanno l’importante responsabilità di fare pressione in Regione affinché certe esigenze del territorio vengano soddisfatte e certi progetti portati a termine: penso alla Rsa di Fossone, o al completamento del Presidio Distrettuale di Avenza. Per fare questo Carrara deve recuperare coesione, dialogo e autorevolezza, perché sono i tre fattori che ci permettono di essere realmente ascoltati”.

“Quello che un sindaco concretamente può fare – ha aggiunto la candidata – è riattivare, da subito, la conferenza zonale, che esiste formalmente ma che da tempo non viene convocata. Siamo in un momento di forte cambiamento che pone al centro il rafforzamento della sanità territoriale in un’ottica di prossimità. Dobbiamo far sì che si realizzi un’integrazione socio-sanitaria che porti anche ad una nuova visione del paziente, una visione che parta dal riconoscere la sua individualità. Ecco, un sindaco deve saper mettere insieme tutti gli attori del sistema socio-sanitario creando una rete che favorisca questo processo”.

Intervenuto a distanza anche l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini, attraverso un videomessaggio in cui ha fatto il punto sui progetti in atto a livello regionale e locale. Bezzini ha rimarcato “l’importanza di preservare la qualità della sanità toscana, una delle prime in Italia per eccellenza e dedizione. La Regione – ha sottolineato l’assessore – conta molto sulla collaborazione con i sindaci, che devono essere protagonisti del rinnovamento e dell’attuazione di una nuova rete della sanità territoriale”.

Alla Regione Toscana sono assegnati 400 milioni nell’ambito della missione 6 del Pnrr: queste risorse dovranno servire, tra le altre cose, alla realizzazione di ospedali e case di comunità e per l’adeguamento sismico delle strutture sanitarie. “A Carrara – ha spiegato Bezzini – è prevista la creazione di una centrale operativa di coordinamento della medicina di prossimità che valorizzerà al massimo l’utilizzo del digitale e delle nuove tecnologie”. Previsti inoltre l’adeguamento anti-sismico e la messa in sicurezza del Monoblocco, la ristrutturazione e riorganizzazione della casa della salute di Avenza e il trasferimento del polo didattico universitario (ex scuola infermieri) da Massa a Carrara.