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Massa, i Servizi sociali nell’ex asilo nido. Assessore e dirigente replicano alle polemiche

Zanti: «L'immobile grazie alla sua collocazione e alle sue caratteristiche, è idoneo per divenire polo unico del Servizio valorizzando l'edificio che diversamente rimarrebbe inutilizzato»

MASSA – Il dirigente del Servizio sociale professionale del Comune di Massa, Stefano Tonelli, interviene per replicare all’attacco di Forza Italia del 26 maggio (qui) relativo al futuro utilizzo dell’asilo nido “la Mongolfiera” di via Galvani come sede unica del Servizio, e puntualizza che «la giusta considerazione di coinvolgere gli utenti “nella sua interezza, come persona” mentre esprimono un bisogno, si scontra con l’evidenza di inadeguatezza degli spazi a disposizione dei nostri professionisti del Servizio Sociale Professionale all’interno dei locali di Asl; il Servizio Sociale Professionale trasferendosi nella struttura in argomento, rafforzerebbe la propria posizione sul territorio e a fianco della popolazione in un punto centrale della città, facilmente raggiungibile e privo di barriere architettoniche. Tale soluzione non preclude i contatti con le altre figure professionali dei presidi socio sanitari, anzi ne agevola il contatto. A dimostrazione di ciò si evidenza che, da alcuni mesi, sono stati organizzati incontri proprio nella struttura in oggetto in quanto presenti spazi che consentono di svolgere riunioni con i professionisti dei servizi specialististici di Asl e con le famiglie affidatarie. La presenza all’interno dei vari presidi non è del resto sinonimo di “integrazione”».

Tonelli prosegue chiarendo le scelte organizzative del Servizio riconducibili alla gestione delle attività in un’unica sede: «Favorire l’ottimizzazione delle risorse umane e l’integrazione delle professionalità del nostro Servizio ora presenti nei vari Presidi (Presidi Distrettuali di Massa Centro e di Marina di Massa e nella sede Comunale di Via Porta Fabbrica); garantire efficienza, efficacia, interazione e coordinamento tra Assistenti Sociali e partecipazione nel raggiungimento dei fini istituzionali dell’Amministrazione Comunale nel campo degli interventi di Politica Sociale; valorizzare le risorse umane del Servizio Sociale Professionale e rendere armoniche le varie professionalità, garantendo la positiva interazione tra Assistenti Sociali all’interno di un Polo Unico; implementare l’organico per adeguarci ai Leps (Livelli essenziali delle prestazioni in ambito sociale) di un assistente sociale ogni 5000 abitanti che al momento, con gli attuali spazi a disposizione, non è possibile realizzare; riorganizzare il lavoro del Servizio.

Sulla questione interviene anche l’assessore Amelia Zanti: «Il nido Mongolfiera, inaugurato nell’anno 2016 per raccogliere 27 bimbi dai 3 ai 36 mesi, non hai mai trovato l’apprezzamento delle famiglie per le numerose problematiche che insistevano in quella area. Nelle prossime settimane partiranno i lavori affidati da Erp per riqualificare l’intera area dell’ex Mattatoio che diventerà un importante cantiere e ancor di più inadatto ad ospitare un asilo nido. L’amministrazione ha accolto e condiviso le indicazioni suggerite dal Servizio Sociale Professionale nella convinzione che l’immobile in oggetto, grazie alla sua collocazione e alle sue caratteristiche, è idoneo per divenire polo unico del Servizio Sociale Professionale valorizzando così l’edificio che diversamente rimarrebbe inutilizzato”.