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Una raccolta fondi per la ferrata del Monte Contrario: l’idea della titolare del Rifugio

Stefania ha fatto partire la raccolta nella speranza che il gruppo di massesi che sta provando a concludere i lavori possa arrivare al budget necessario: «Da amante della montagna vorrei vedere i sentieri in sicurezza»

MASSA – Il Monte Contrario è una delle vette, se non la vetta più difficile da espugnare di tutto il comprensorio apuano. Sarà anche per questo che la montagna, negli anni, ha assunto sempre più fascino per la moltitudine di escursionisti che ogni anno provano a conquistarla. O sarà anche per la via ferrata che nel 2002 il Comune di Massa decise di costruire sopra la Valle degli Alberghi e che porta fino a 1645 metri di quota, poco sopra il Passo delle Pecore. Gli esperti di questo tipo di sentieri la definiscono la via ferrata più tosta di tutte le Alpi Apuane, da considerarsi difficile tecnicamente e molto impegnativa dal punto di vista fisico. Insomma, un’impresa che può essere compiuta solo da esperti, comunque prestando sempre la massima attenzione, l’unica vera compagna di viaggio che deve sempre essere portata in montagna.

Per una decina d’anni, il Comune ha provveduto alla manutenzione di questa ferrata con dei fondi che venivano destinati annualmente, prima di chiudere i rubinetti e lasciare la ferrata in mano alla benevolenza di qualche appassionato che, nei limiti delle sue possibilità, teneva in buono stato il percorso. Negli anni, infatti, alla ferrata venne aggiunto un paramassi e alcuni chiodi vennero messi in sicurezza. Col passare delle stagioni e con l’aumentare dell’incuria, il 14 maggio 2018 il Comune di Massa decise di dichiarare inagibile la via ferrata del Monte Contrario, dopo la caduta di un masso che tranciò una parte di cavo, affigendo cartelli all’imbocco dei sentieri che portano alla Valle degli Alberghi. Cartelli che non hanno mai, di fatto, bloccato gli escursionisti che continuano a percorrere la tanto amata ferrata assumendosi i propri rischi e le proprie responsabilità. Di fatto, però, la ferrata non è più alla portata di escursioni organizzate da guide alpine e Cai.

Per questo, un gruppo di appassionati massesi ha deciso di prendere in mano la situazione chiedendo al Comune dei fondi per rimettere a punto la ferrata. La risposta del Comune è stata negativa, o almeno, non ha raggiunto la quota minima per far partire i lavori. A gennaio 2022, il Comune di Massa ha partecipato e vinto un bando del Parco delle Alpi Apuane per ottenere fondi da destinare alla ferrata del Contraro. Nel frattempo, però, qualche cittadino si era già mosso per ovviare ai tempi della burocrazia organizzando una raccolta fondi privata: Stefania, gestore del Rifugio Orto di Donna situato al di là del Passo delle Pecore, nell’alta Val Serenaia, proprio all’ombra del Re il Monte Pisanino.

«Da amante della montagna vorrei che i sentieri fossero sempre in sicurezza. – ha spiegato Stefania raggiunta dalla Voce Apuana – Conosco personalmente i ragazzi che stanno provando a muovere la situazione, sono del soccorso alpino di Massa. Loro mi hanno detto che prima del lockdown sembrava che i soldi ci fossero, ma una volta passata la prima ondata di questi soldi non è più rimasta traccia».

«L’anno scorso una parte di fondi arrivò in mano a questi ragazzi, ma fu tolta al budget del soccorso alpino di Massa e in ogni caso mancano ancora 2500 euro per il collaudo finale della ferrata. – ha aggiunto Stefania – Purtroppo la raccolta fondi non sta andando come speravo. La gente pensa che sia stata fatta per il mio tornaconto personale, ma vi posso assicurare che non ho bisogno di questo, perchè il mio rientro ce l’ho già. Ricevo sempre prenotazioni da chi vuole affrontare la ferrata e spesso mi trovo in difficoltà nell’apprendere che le persone la affrontano disorganizzate, senz’acqua e senza le giuste precauzioni. Vorrei solo che i sentieri fossero in sicurezza».