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Cava Fornace, il comitato: «Sentenza Tar, una battaglia vinta grazie a presidi e manifestazioni»

«Riusciranno questa volta le amministrazioni ad essere davvero coerenti e a mettere la parola “fine” a questo mostro?»

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MONTIGNOSO – “Il sindaco Lorenzetti annuncia con gioia condivisa che il Tar ha ufficialmente respinto il ricorso, presentato da Programma Ambiente Apuane, gestore della discarica di ex Cava Fornace, contro la decisione della Regione Toscana che impedisce il conferimento dei rifiuti oltre quota 43 metri, senza concedere quindi in automatico la possibilità di proseguire fino alla quota massima di 98 metri slm. Una battaglia vinta grazie alla più che decennale mobilitazione popolare, ai presidi e manifestazioni”. Esordiscono così dal comitato contro la discarica di ex Cava Fornace, che sin dalla sua costituzione si batte per la chiusura del sito. “Una battaglia politica – prosegue il comitato – che ha portato 5 comuni del comprensorio apuoversiliese a votare per la chiusura di questa discarica, voto successivamente espresso anche dal Consiglio regionale per ben due volte. Il tutto sempre fatto senza “campagne di screditamento e odio” ma con atti concreti, ricorsi, segnalazioni, esposti, diffide e contributi propositivi al fine della salvaguardia della salute e dell’ambiente”.

“Ci dispiace doverlo fare – prosegue il comitato – ma ci sentiamo “obbligati” a rispondere al Sindaco Lorenzetti. Quando asserisce che in questi anni è stata fatta una campagna di screditamento e odio nei confronti della sua amministrazione, dovrebbe anche indicare chi, a suo parere, è responsabile di ciò; non certamente il Comitato dei Cittadini, le Associazioni ambientaliste o la Casa Rossa di Montignoso, perché se oggi si è giunti a questo risultato è proprio merito di chi ha puntualmente e correttamente denunciato tutti i tentativi di ignorare o di minimizzare il problema discarica. Ad un certo punto, di fronte all’evidenza incontestabile del rischio rappresentato da quella discarica, le amministrazioni si sono viste costrette a cambiare i toni.  Come comitato per la chiusura della discarica di ex Cava Fornace siamo felici che il sindaco Lorenzetti abbia finalmente cambiato idea rispetto a quando sosteneva nel 2020 in commissione parlamentare, parlando di questa discarica come di una risorsa per il territorio, saremo ancora più felici se la Regione Toscana, che ha la competenza autorizzativa, rispetterà il suo voto di consiglio e chiuderà finalmente questa discarica. Più realisticamente, è comunque necessario fare alcune riflessioni: 1) Paa (il gestore della discarica) rimane la possibilità di ricorrere al Consiglio di Stato e vedremo come i comuni di Pietrasanta e Montignoso agiranno in quella sede, sperando che la sentenza del Tar non venga ribaltata. 2) per continuare a conferire rifiuti il gestore si dovrà affidare ad una revisione dell’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) e della Via (Valutazione di Impatto Ambientale). Si potrebbe quindi poi arrivare a un Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (Paur) che potrebbe rinnovare le autorizzazioni ai conferimenti anche fino a quota 98. In queste fasi vedremo se i Comuni di Pietrasanta e Montignoso, nelle future conferenze dei servizi, emetteranno chiari pareri ostativi all’eventuale rinnovo delle autorizzazioni. Come primo atto dovranno chiedere alla Regione l’apertura di un’inchiesta pubblica alla quale dovranno partecipare anche tutti i Comitati civici, le Associazioni e le realtà politico sociali, che in questi anni si sono interessati della discarica, non per ultimo il coordinamento degli ambientalisti apuo versiliesi al quale abbiamo aderito da tempo, composto da ben 19 tra associazioni e comitati”.

“La discarica di ex cava fornace – continua il comitato contro la discarica – è inconciliabile anche con l’area Natura 2000, soggetta a protezione europea, con i progetti di salvaguardia e protezione della zona ZPS del Lago di Porta, con il Contratto di Lago in corso di formazione, con il progetto della pista ciclabile che dal mare dovrebbe, costeggiando il lago, collegarsi con le frazioni montane di Montignoso e con Seravezza. Tanti finanziamenti in arrivo, e tanti appetiti. Si deve scegliere se avere un turismo di qualità collegato alla natura e alla tutela dell’ambiente o una discarica. Il territorio apuo versiliese è stanco e merita più rispetto, dalle Apuane devastate, alle discariche fatte “sopra” un lago, fino al taglio indiscriminato di piante per far spazio a piazze, strade, cemento e costruzioni che consumano sempre più suolo, vediamo la nostra terra impoverirsi e degradarsi. Ora, comunque, i conferimenti in discarica devono fermarsi, in attesa dei nuovi procedimenti istruttori indicati dal Tar. Riusciranno questa volta le amministrazioni ad essere davvero coerenti e a mettere la parola “fine” a questo mostro?”

 

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