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«Spiagge, l’approccio della politica tutto sbilanciato dalla parte degli operatori economici»

MASSA – “Abbiamo letto le posizioni del comitato “500 sulla battigia” e non possiamo che condividerne il contenuto. Ancora una volta notiamo che l’approccio della politica al tema delle spiagge è tutto sbilanciato dalla parte degli operatori economici, e i cittadini vengono considerati solo come consumatori di servizi che devono sottostare alle regole del mercato”. Inizia così la nota del collettivo Massa Città in Comune a proposito della situazione delle spiagge apuane. “La politica – proseguono – si dimentica che le spiagge sono beni demaniali che appartengono a tutti noi e dovrebbe essere l’interesse della collettività ad essere posto al centro della discussione in atto. Premettiamo che siamo sempre stati contro alla Direttiva Bolkestein, che ha introdotto principi mercantili anche sui beni pubblici, e ricordiamo che gli attuali oppositori la votarono sia in Parlamento europeo che in Parlamento Italiano: nella migliore delle ipotesi possiamo dire che mancarono di visione, dote essenziale in politica, ma solo nella migliore delle ipotesi”.

“Siamo stati contrari – precisano da Mcc – e lo siamo anche oggi, perché era chiaro ed evidente che la scelta della Bolkestein, in ogni campo di applicazione, avrebbe solo aumentato le disuguaglianze sui territori favorendo la concentrazione delle rendite e dello sfruttamento, sociale ed ambientale.  Oggi invece registriamo un atteggiamento della politica che si disinteressa della collettività e prova ad imbastire maldestramente azioni a favore di pochi, senza una visione complessiva.  E’ prova di questo il fatto che il propagandato Piano dell’arenile si sia insabbiato: ironia della sorte. Un piano che non tiene in considerazione le posizioni dei cittadini ed è sempre stato impostato solo ed esclusivamente sullo sfruttamento commerciale dei lidi”.

“Ci affianchiamo pertanto alle richieste del Comitato “500 sulla battigia”, riconoscendo la bontà delle battaglie che ha intrapreso e rincarando le critiche da loro mosse – chiude il collettivo -: in piena crisi economica e pandemica mettere al centro delle scelte politiche le rendite di posizione a totale discapito dei cittadini che non possono permettersi di affittare ombrelloni, lo troviamo uno schiaffo morale che non fa che aumentare le disuguaglianze sul nostro territorio e l’ennesimo attacco ai beni e servizi comuni sfruttati solo per il vantaggio di pochi”.