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I bambini di Pariana, San Carlo e Antona scrivono a Vladimir Putin: «Chiediamo la pace»

La lettera giungerà presto al Cremlino: «Anche tu Presidente, puoi salvare tanti bambini, mamme e babbi facendo terminare la guerra»

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MASSA – I bambini della scuola di Catechismo di Pariana, San Carlo Terme e Antona, paesi sopra la città di Massa, guidati dal loro parroco don Primiero Scortini, hanno deciso di prendere carta e penna e scrivere un messaggio al presidente della Russia Vladimir Putin per chiedere la pace. Una lettera scritta con la purezza e la sincerità che solo i bambini sanno avere. I piccoli scrittori si rivolgono al presidente della Russia con uno stile semplice, familiare nel tentativo di intenerire il cuore di Putin: “In queste settimane di guerra fra Ucraina e Russia siamo molto tristi – scrivono i bambini di Pariana, San Carlo Terme e Antona – ci siamo chiesti: perché muoiono tanti bambini come noi? Perché continua la guerra nonostante muoiono tantissime persone e avvengono tanti disastri? Anche tu Presidente sei un babbo e anche tu certamente soffriresti per la morte dei tuoi figli: perché non fai cessare la guerra? Per noi cattolici – proseguono – domenica 17 aprile è Pasqua, la festa più importante dell’anno perché Gesù con la sua morte e Resurrezione ha salvato l’umanità. Anche tu Presidente, puoi salvare tanti bambini, mamme e babbi facendo terminare la guerra. Ti supplichiamo di fare questo bellissimo regalo ai bambini dell’Ucraina, della Russia e a tutti i bambini del mondo”.

Questa missiva raggiungerà Putin grazie alla mediazione dell’arcivescovo metropolita di Mosca, monsignor Paolo Pezzi e all’interessamento di monsignor Gianni Ambrosio amministratore apostolico di Massa Carrara – Pontremoli. Il testo, una volta tradotto, varcherà le porte del Cremlino per essere portato al cospetto del presidente della Federazione Russa. Questo gesto, nella sua autenticità tenta di aprire un varco di pace laddove la diplomazia non è ancora riuscita ad operare e dove le posizioni politiche stanno assumendo colori sempre più scuri e minacciosi. Diverse sono state le iniziative approntate don Primiero per una Quaresima di Pace, seguendo l’appello del Papa; i palloncini colorati lanciati dai bambini di Pariana con appesi messaggi di pace destinati ad arrivare idealmente anche ai coetanei vittime dell’attuale guerra, la prima domenica di marzo, la grande celebrazione a Campareccia, sulla strada che da Massa porta ad Arni di Lucca, presieduta da monsignor Ambrosio, ai piedi del grandioso monumento a Papa Giovanni XXIII con la messa e il momento di preghiera per invocare la pace in tutto il mondo. Inoltre le offerte raccolte durante la solenne concelebrazione sono state destinate all’acquisto di cibo e medicinali per la popolazione ucraina martoriata dalla guerra. Un pensiero particolare quello dei bambini della scuola di catechismo delle tre parrocchie montane sopra Massa destinato a essere non solo un augurio ma anche una gioiosa speranza che la Pasqua può tramutare in una lieta certezza per il mondo intero.

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