LiguriaNews Genova24 Levante News Città della Spezia Voce Apuana TENews

«La posta non arriva da mesi: disagi continui e visite mediche mancate»

Lo sfogo di una nostra lettrice di Carrara: «L'invito Asl di agosto non mi è mai stato recapitato»

Più informazioni su

CARRARA – «Mi sono chiesta spesso, in questi mesi difficili: “A chi ha fatto danno il covid?”. Poi ho cambiato domanda e mi sono chiesta: “A chi ha giovato il covid?”. La risposta è stata immediata e senza possibilità di errore: ha giovato a Poste Italiane». Inizia così la lettera inviata alla nostra redazione da Vittoria Crudeli, residente di Carrara che lamenta i disservizi nella consegna della posta che stanno andando avanti da mesi.

«La posta non arriva da mesi – evidenzia – consegne dilazionate senza limite di spazio e di tempo; bollette disperse chissà dove e giacenti presso chissà chi; raccomandate che, dato l’obbligo per Poste Italiane di consegna, proprio per creare ulteriore disagio all’utente, non si perde tempo a suonare il campanello del destinatario, ma veloci come il lampo si lascia un avviso in cassetta… e chi se ne frega, “Si fa prima!”. Ma soprattutto si incrementa il danno e il disagio dell’utente che, a fronte del vantaggio di vedersi recapitata una raccomandata presso il proprio domicilio, è costretto a recarsi presso un ufficio postale, ovviamente a discrezione di Poste Italiane. E, ancora più disagevole: la consegna avviene 4-5 giorni dopo l’avviso lasciato in cassetta. Naturalmente il “malcapitato utente Poste Italiane” è costretto a recarsi presso l’ufficio postale designato, in orario comodo, comodo per Poste Italiane e sottoporsi a lunghe ed estenuanti code di fronte al suddetto ufficio. Pensare che il malcapitato, di cui vi racconto, avrebbe diritto alla consegna presso il proprio domicilio».

«I dirigenti di Poste Italiane, evidentemente – prosegue la signora Crudeli – non conoscono il significato della parola “raccomandata” e neppure del servizio a essa riservato. Li invito a consultare un vocabolario, se ne trova uno a poco prezzo anche al supermercato. La raccomandata riguarda comunicazioni di avvocati, Agenzia delle Entrate, multe, Asl, referti medici, che spesso sono legate ad una scadenza precisa e che grazie all’inerzia di Poste Italiane spesso viene disattesa. Ho perduto l’opportunità di effettuare uno screening medico. L’invito Asl di agosto non mi è mai stato recapitato e grazie alla cortesia del personale Asl che mi ha contattata ho potuto, ritirando personalmente le provette, effettuare un esame medico molto importante. Ovviamente dopo sei mesi».

«Sono fortunata perché da anni ho la domiciliazione bancaria delle utenze – prosegue – altrimenti potrei rischiare tutti i mesi la sospensione di luce, gas e/o telefono. Da un mese in attesa della consegna di un blocchetto di assegni spedito da Bologna dalla mia banca, tramite raccomandata, finalmente dopo averlo tenuto in ostaggio una settimana all’Ufficio Centrale di Massa, mi hanno consegnato il famigerato foglietto della Raccomandata… Ovviamente in giacenza presso un ufficio postale che fa servizio solo la mattina e in questo periodo escluso il lunedì, ovviamente posso ritirarla fra quattro giorni. Grazie a tutti i dirigenti di Poste Italiane, vi auguro di provare lo stesso disagio di coloro che con le proprie tasse pagano anche il vostro stipendio».

Più informazioni su