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Piano classificazione acustica, bocciate le osservazioni del comitato: «La battaglia continua»

Stefanini: «Accetto democraticamente la decisione, chiedevo linearità. In classe 4^ c’è tutta una serie di esercizi commerciali, bar, ristoranti con cui io sto combattendo». Le spiegazioni dell'assessore Scaletti

MARINA DI CARRARA – «È una zona dove io vivo e non sono qualche decibel più o qualche decibel in meno che fanno la differenza, passando dalla 3^ classe del piano precedente alla 4^ classe di quello attuale. Però metterla in classe 4^ anziché lasciarla in 3^, non è un segnale volto a risolvere il problema dei residenti» dichiara in consiglio comunale Gino Stefanini, presidente del comitato zona Marina di Carrara, il comitato che si batte da tempo ormai contro la malamovida, commentando la bocciatura delle osservazioni che aveva presentate al piano di riclassificazione acustica.

Spiega il meccanismo del piano di riclassificazione acustica, in Consiglio, l’assessore all’Ambiente Sarah Scaletti: si tratta del piano comunale che suddivide il nostro territorio in sei zone acusticamente omogenee alle quali corrispondono precisi limiti da rispettare e obiettivi di qualità da perseguire, che vanno dalla 1^ classe (aree protette) fino alla 6^ zona industriale dove non è ammessa la residenza. «Le richieste che avevo presentato — illustra e chiarisce Stefanini in Aula nel suo intervento — non contenevano nulla di trascendentale ma solo chiedevano di dare linearità alla zona: cinquanta metri prima c’è una zona di classe 3^, poi improvvisamente è stata messa la classe 4^, poi di nuovo classe 3^ e, combinazione, in classe 4^ c’è tutta una serie di esercizi commerciali, bar, ristoranti con cui io sto combattendo, sembra quasi si stia dando una mano a loro anziché agli abitanti di quella zona. Prendo atto che le osservazioni che ho fatto sono state completamente respinte. Non mi fermerò qua così. Qualunque sarà l’amministrazione che sarà, continuerò a battermi per far valere i diritti dei residenti laggiù. Il sindaco e l’assessore Anna Galleni sanno benissimo la situazione invivibile che c’è. Le case non si vendono. I negozi chiudono alle 20 anche d’estate, è invivibile. Marina non deve morire però neanche renderla un Bronx come tutti sappiamo. Le mie osservazioni sono state bocciate tutte. Però è la democrazia e ne prendo atto. Da domani comunque ci saranno denunce ad Arpat ogni volta che si superano gli 80 decibel e ci sono tutte le sere, da lunedì alla domenica dalle 8 di era fino alle 5 della mattina».

Precisa l’assessore Scaletti nella sua presentazione del piano: «Si seguono criteri tecnici precisi della normativa regionale. Il precedente piano era stato annullato dalla Toscana nel 2012. Nel 2017 con giunta viene deliberato di dare mandato all’ufficio ambiente di aggiornare il piano e in quella sede viene ritenuto di fare verifiche per le aree del territorio oltre a quello ai confini del parco delle Apuane, nel frattempo mutati. Nel 2020 arriva una proposta del piano e nel 2020  arriva la pronuncia del parere istruttorio ad Arpat e Asl. In giugno 2021 Arpat dà parere positivo a cui è seguita nota di Asl sempre con parere favorevole. Il piano è approvato in Consiglio comunale il 30 novembre del 2021. Va in pubblicazione e nei 60 giorni successivi i cittadini potevano presentare le osservazioni: 9 osservazioni sono state nei termini e una fuori termine. È stata avviata la proposta istruttoria tecnica per le osservazioni e in commissioni sono state esaminate. Oggi vengono poste in votazione le osservazioni e poi si passa all’ approvazione del piano».

Osservazioni tutte bocciate e piano approvato. E la zona del quadrilatero della movida passa così col nuovo piano, dalla classe 3, alla classe 4. Fondamentalmente Stefanini avanzava otto richieste. Le più importanti: che venisse integrato lo studio preventivo di supporto: «Perché per me non sono sufficienti i controlli acustici e di intensità del traffico tali da affermare che lì c’è una intensa attività umana, secondo me non è da mettere la zona in classe 4^. Nel vecchio era 3^. Ripeto, secondo me è zona residenziale» spiega Stefanini.

Chiedeva che venisse eseguita una campagna di rilievi fonometrici tra via Volpi e via Modena con orario notturno e diurno. Di portare la zona in classe 3° tenendo conto anche della presenza della Rsa Villa Falcione. Chiedeva che le pinete e il parco Puccinelli venissero collocati in classe 1^, in 2^ classe la striscia arenile, in 3^ gli stabilimenti balneare e in 4^ gli stabilimenti balneari votati a organizzare eventi pubblico spettacolo. «Invece è tutto in 3^» commenta Stefanini che comunque dichiara di prendere atto del responso, concludendo il suo intervento però con una battuta: «Una casa sul Sagro non me la posso ancora comprare. Vi ringrazio comunque dell’attenzione».