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Ragazzi lunigianesi raccontano la storia a coetanei danesi

PONTREMOLI – Nella mattinata del 24 Febbraio le studentesse e gli studenti del corso Turismo dell’IS Pacinotti-Belmesseri di Pontremoli hanno accolto un gruppo di ragazze danesi, in Italia per un soggiorno studio, a Castiglione del Terziere, dove stanno seguendo un laboratorio di scrittura creativa con la dott.ssa Martha Cooley, docente e scrittrice americana che ha fatto della Lunigiana la sua residenza. La professoressa Cooley sta lavorando anche con le classi del corso turismo sulla scrittura creativa ed è stata il ‘gancio’ fra i ragazzi italiani e quelli danesi: la dirigente scolastica Lucia Baracchini ha accolto con entusiasmo la proposta di organizzare una breve guida in inglese per gli ospiti stranieri con il supporto degli studenti del corso turismo.

Queste attività fanno parte delle competenze specifiche legate al corso turismo: studiare il territorio, scegliere i punti di interesse adatti al visitatore, preparare l’itinerario e il materiale da esporre, soprattutto superare l’emozione di parlare davanti ad un pubblico, anche in lingua straniera, e sapere rispettare tempi e organizzazione. Una figura professionale che ben si coniuga con la vocazione turistica del nostro territorio sempre più visitato e scelto come destinazione turistica e soggiorno dagli italiani e dagli stranieri.

I ragazzi hanno scelto come punto di incontro la via Francigena, e non poteva essere che così, la via che tanti cammini e incontri ha visto e vede tutt’oggi; si è partiti dalla parte sud della città di Pontremoli, dove, nella chiesa di San Pietro, è custodito il labirinto, salvato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, e simbolo del cammino del pellegrino. Il percorso è proseguito verso nord, con accenni ai palazzi settecenteschi che nascondono scorci mozzafiato o alle chiese con preziosi artefatti.

C’è la storia della città lungo questa via, di una città settecentesca nobile e ricca, che ha scelto anche di dedicare alla Vergine un oratorio che fosse rappresentativo di questa ricchezza, materiale, culturale e spirituale. E, una volta all’interno dell’oratorio di Nostra Donna, gli occhi si sono alzati verso la cupola, abbellita dalle quadrature nello stile barocchetto dei Natali, per scendere ai dipinti illustrati dai ragazzi, insieme alla storia della chiesa. Un ringraziamento speciale a don Pietro
Pratolongo che ha aperto le due chiese per l’occasione.

«E’ stata una breve visita, ma, come sottolinea la dirigente, focalizzata sull’essenzialità dei luoghi, delle cose speciali e preziose che possono trovarsi anche in luoghi meno conosciuti, ma non per questo meno emozionanti e capaci di creare quel filo conduttore fra persone lontane, quell’immaginario filo che anche la via Francigena, dal tempo di Sigeric, ci suggerisce. Legami e incontri, in una mattinata non semplice, sulla quale aleggiavano le preoccupanti notizie della guerra in Europa, stemperate per qualche momento dalla gioia e dalla speranza di vedere ragazzi di due paesi diversi uniti in un progetto, in un’esperienza, in un’emozione, perché la pace, la libertà e la democrazia si costruiscono anche attraverso questi incontri.»