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Caro carburanti, allarme di Fita Cna: «Trasportare un blocco di marmo ora costa il doppio»

Tremila euro in più di gasolio dal monte alla piana. Cresce la rabbia nell'autotrasporto

CARRARA – “Trasportare un blocco di marmo dalla cava al piano costa il doppio rispetto ad un mese fa. E’ diventato insostenibile il rincaro dei carburanti per l’autotrasporto locale che in un anno hanno visto costare un pieno il 25% in più. Si tratta di costi che l’autotrasporto non riesce a ribaltare sui propri committenti e che finiscono per scaricarsi interamente sui già risicati margini di profitto delle aziende”. A denunciarlo è Fita Cna Massa-Carrara in vista dell’incontro fissato per il 17 febbraio con il Governo. Secondo la principale associazione di categoria le imprese locali che operano nella filiera del settore marmo l’aumento annuale sarà di circa 3.000 euro, molto più alto per le imprese che effettuano invece la linea medio lunga con incrementi che possono variare da 9.000 euro per i veicoli ad alimentazione a gasolio fino ad arrivare ai 18.000 euro per i veicoli alimentati a GNL (Gas Naturale Liquefatto).

“I serbatoi, come le nostre tasche, di questo passo resteranno vuoti. – spiega Massimo Ricci, Presidente Trasporto merci Cna Massa-Carrara- Il malcontento è diffuso tra le imprese e sta generando fenomeni di rabbia dagli esiti imprevedibili. Il pieno ci sta divorando quei pochi margini che abbiamo per tirare avanti. Molti stanno valutando, senza adeguate misure, di spegnere i motori e fermare tutto. Anche il monte e l’estrazione del marmo se necessario perché in queste condizioni è impossibile lavorare. Cna, che fa parte di Unatras, è pronta anche alla protesta: Unatras ha infatti deliberato lo svolgimento nelle prossime settimane di una serie di manifestazioni unitarie di autotrasportatori su diverse aree del territorio nazionale. Iniziative che, in assenza di impegni precisi da parte dell’Esecutivo, non potranno che essere propedeutiche ad azioni di autotutela della categoria, non esclusa la proclamazione di un fermo dei servizi”.

Fita-Cna, e così Unatras hanno già pronto un pacchetto di interventi urgente che stemperi la tensione favorendo le condizioni per una soluzione dei problemi attraverso che spaziano dai crediti di imposta per i maggiori costi sostenuti per i carburanti, attingendo dal tesoretto che ha incassato il Fisco sull’Iva pagata per le accise alla previsione di un meccanismo di adeguamento automatico per l’aumento del gasolio, dalla ripubblicazione aggiornata da parte del MIMS dei costi di esercizio che gravano sugli autotrasportatori all’apertura del tavolo di lavoro permanente sulle regole di settore, per un’analisi approfondita che affronti in particolare l’impatto delle nuove norme comunitarie in tema di accesso al mercato, le semplificazioni burocratiche e la revisione degli onerosi obblighi formativi per contrastare la carenza di conducenti.

“Centinaia di imprese ed operatori locali sono da un anno e mezzo alle prese con il rincaro dei carburanti, che negli ultimi mesi ha viaggiato a mille e non accenna a placarsi – spiega Ricci – Gli aumenti vertiginosi delle materie prime, di luce e gas, infatti riguardano anche il gasolio per autotrazione, che è ancora largamente il carburante più diffuso, ma anche l’additivo AdBlue per i veicoli più moderni e il gas naturale liquefatto. Già dall’incontro con il Governo di giovedì prossimo le imprese attendo risposte concrete ad una situazione non più sostenibile”.