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«Grendi, Nuovo Pignone e Waterfront merito di Zubbani? Le cose non stanno così»

Il segretario del circolo Maggiani del Partito di Rifondazione Comunista di Carrara Marco Alibani replica al segretario comunale del Psi

CARRARA – “Buselli dà meriti all’amministrazione Zubbani sul gruppo Grendi, Nuovo Pignone, General Electric, Waterfront, Italiana Sea grup? Gli rispondiamo volentieri”. Il segretario del circolo Maggiani del Partito di Rifondazione Comunista di Carrara Marco Alibani replica al segretario comunale del Psi Leonardo Buselli. “Andiamo per ordine – esordisce Alibani -: gruppo Grendi, in porto la concessione fu data dall’allora presidente dell’autorità portuale e non certo dal sindaco Zubbani, come vuole fare intendere Buselli. Ciò è avvenuto grazie all’impegno politico di chi, come noi, ha sempre lottato per togliere il monopolio dal porto in quanto, riguardo al fatturato realizzato dal gruppo Grendi, noi di Rifondazione siamo convinti che non sempre il fatturato risponda ai posti di lavoro e alla qualità del lavoro, per la quantità di concessione di area pubblica avuta in concessione.

Passando all’insediamento del Nuovo Pignone General Electric in area retroportuale, Alibani ricorda che “l’area retroportuale è stata oggetto di lotte politiche anche aspre, fra chi la voleva vendere come i socialisti –  compreso il sindaco – e chi, come noi Comunisti, era contrario. Area non si è venduta e da lì la possibilità dell’insediamento del colosso di cui parla il segretario. Noi siamo convinti che l’area ha ancora un importante potenziale per tutta la logistica del trasporto anche ferroviario per un ulteriore sviluppo di tutto il territorio. Il Psi, continuando a non voler ricordare, dimentica che per il cantiere navale era tutto il territorio a chiedere che rimanesse nella navalmeccanica e comunque noi di Rifondazione ribadiamo che quella scelta era ed è legata ad uno sviluppo sostenibile, trasferendo sempre di più traffici di merci e di cose via mare e ferrovia con le autostrade del mare, ma forse capire questo per qualcuno, a quel tempo, era impossibile”.

“Per amor di verità – prosegue il segretario – dobbiamo contraddire ancora Buselli ricordandogli che quando i lavoratori del cantiere navale erano in lotta, incatenati in mezzo al viale Colombo, durante le successive interpellanze e interrogazioni in consiglio comunale, il sindaco Zubbani ha sempre risposto che l’assegnazione del cantiere a Sea Group l’aveva fatta il Ministero, vista l’offerta fatta dal gruppo. Perché oggi si vuol far passare dei meriti, se meriti semmai ce ne fossero, a chi non li ha? Noi di Rifondazione eravamo ieri, come lo siamo oggi, con i lavoratori con i loro diritti di organizzarsi sindacalmente, per rispetto dei carichi di lavoro, degli ambienti di lavoro, della sicurezza sul lavoro al cantiere navale come al porto e in ogni luogo di lavoro”.

Alibani passa quindi alla contestazione sui parcheggi in viale Colombo: “La contestazione – dice – non riguardava la riqualificazione dell’area, ma la ventilata privatizzazione che si voleva dare a quei parcheggi. Sì, noi siamo oggi come ieri per i beni comuni e li difenderemo sempre!”. E sul waterfront e riqualificazione portuale: “Il nostro voto contrario a quel obbrobrio di sopraelevata è sempre stato chiaro e risoluto, anche se eravamo in maggioranza lo abbiamo sempre contrastato come contrari all’amministrazione che voleva fare il porto turistico fra Carrione e Lavello. Così abbiamo perso almeno vent’anni e il porto turistico non si è ancora sviluppato”. “Per dovere di cronaca – chiude Alibani – ci è parso che fosse doveroso da parte nostra essendo stati chiamati in causa dare, anche se brevemente, alcune risposte. Restiamo però fin da ora propensi a un confronto pubblico, se richiesto”.