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Picchetti di protesta contro la «circolare discriminatoria». «Protocollo rivisto? Cambia poco» foto

Rivoluzione Allegra si è riunita davanti ai licei Gentileschi e Marconi. L'appello di Giulio Milani: «Giovani, prendete in mano il vostro destino e combattete. Nelle piazze abbiamo bisogno anche di voi»

CARRARA – «Giovani, prendete in mano il vostro destino e combattete. Nelle piazze abbiamo bisogno anche di voi». L’appello di Giulio Milani, esponente di Rivoluzione Allegra, risuona proprio negli stessi istanti in cui si sta svolgendo, a pochi metri di distanza, il sit-in degli studenti in piazza d’Armi contro il sistema di alternanza scuola-lavoro. L’associazione si è riunita questa mattina in due tappe, davanti ai licei Gentileschi e Marconi di Carrara, per due picchetti di protesta contro le misure anti-covid introdotte nelle scuole.

La scelta dei due licei non è stata casuale: nelle ultime settimane infatti, sia al liceo artistico che allo scientifico è stato introdotto un nuovo protocollo sanitario per gli insegnanti esentati o differiti dalla vaccinazione anti-covid che ha suscitato una serie di polemiche (ne abbiamo parlato qui). Una trentina gli esponenti di Rivoluzione Allegra che hanno manifestato in via Sarteschi a Carrara, prima, e in via Campo d’Appio ad Avenza, poi. «La nostra associazione – ha spiegato Giulio Milani – ha aderito alla manifestazione indetta per il 4 febbraio dal coordinamento nazionale dei movimenti per la resistenza costituzionale, relativa al caos scuola. Abbiamo scelto queste due scuole semplicemente per il loro valore simbolico. Niente di personale nei confronti delle dirigenze, perché sappiamo bene che questa è una situazione diffusa su tutto il territorio. Certo, quando le circolari interne vanno oltre le stesse disposizioni di legge, allora si aggiunge un elemento di sofferenza che va rilevato ed eliminato».

Circolari, che, ricordiamo, vietano all’insegnante esentato o differito dal vaccino di alzarsi dalla cattedra durante l’ora di lezione, di aggregarsi con i colleghi e di bere o mangiare insieme ad altre persone all’interno dell’istituto. Una prima svolta, tuttavia, sembra essere arrivata dopo l’incontro di chiarimento chiesto dai Cobas Scuola e dall’insegnante Ilaria Bertagnini con la dirigente scolastica Stefania Figaia e il medico competente e il responsabile Rspp del liceo Marconi di Carrara. Sembrerebbe infatti che l’incontro abbia portato a un parziale dietrofront del medico, e quindi della scuola, che quindi sarebbero pronti a rendere meno restrittivo il protocollo.

Ma secondo Giulio Milani «poco cambia». «Continueremo con questa lotta per il suo valore simbolico. E’ stato fatto un primo passo, certo, ma tolte quelle restrizioni, la situazione all’interno di questi istituti è pressoché equivalente a quella dello scorso anno. Continuano ad esserci tanti casi di positività, magari asintomatici, e molti ragazzi sono ancora in Dad. Sono decisioni, queste, per le quali pagano sempre e solo i ragazzi. E questa storia deve finire».