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Peste suina africana, a Massa-Carrara si chiude in anticipo la stagione delle macellazioni domiciliari

L'Asl: attivate l’unità di crisi per le emergenze epidemiche veterinarie e l'attività di rafforzamento della sorveglianza negli allevamenti suini semibradi e sulle popolazioni di selvatici

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MASSA-CARRARA – A causa dell’aumento dei casi di peste suina africana riscontarti nelle zone di confine, nelle provincie di Massa e Carrara e Lucca la chiusura della stagione di macellazione domiciliare dei suini per autoconsumo è stata anticipata al 15 febbraio. A comunicarlo è l’Asl attraverso una nota nella quale si ricorda che “per identificare situazioni a rischio e per effettuare campionamenti su animali morti o sintomatici, il servizio veterinario della Asl Toscana nord ovest ha attivato l’unità di crisi per le emergenze epidemiche veterinarie, che si raccorda con la unità di crisi regionale, ed ha avviato le attività di rafforzamento della sorveglianza negli allevamenti suini semibradi e sulle popolazioni di selvatici”.

I veterinari ricordano che “per contenere la diffusione della malattia è importante controllare la movimentazione degli animali; mettere in atto tutte le misure possibili per evitare che la popolazione di cinghiali possa venire a contatto e nutrirsi con rifiuti potenzialmente infetti, ovvero con carni e prodotti a base di carne di suidi (suini e cinghiali) infetti; evitare che i suini di allevamento entrino in contatto con la popolazione di cinghiali selvatici; effettuare tutti i riscontri diagnostici sugli animali morti o sintomatici”.

Il primo caso di peste suina africana è stato diagnosticato il  7 gennaio scorso su un cinghiale trovato morto ad Ovada, altri casi sono stati segnalati in altri comuni del Piemonte e della Liguria, rispettivamente nelle province di Alessandria e Genova, significativamente vicini al confine nord – ovest della Regione Toscana. In Italia la malattia era presente unicamente in Sardegna, dove negli ultimi anni si era registrato un costante e netto miglioramento della situazione epidemiologica. Il virus riscontrato in Piemonte è geneticamente diverso da quello che circola in Sardegna, e corrisponde al virus che si rileva in Europa da alcuni anni.

Cos’è la peste suina africana (PSA)

La peste suina africana è una malattia virale dei suidi (suini e cinghiali), solitamente letale in pochi giorni. Questa malattia pur non colpendo l’uomo, ha gravi ripercussioni socio-economiche nei Paesi in cui è diffusa, decimando rapidamente le popolazioni dei cinghiali e dei suini di allevamento, precludendo le esportazioni di carni suine e prodotti a base di carne dai territori colpiti. Essendo una malattia di difficile contenimento/eradicazione (non esistono vaccini né cure) la PSA si diffonde principalmente attraverso movimentazioni, contatti con popolazioni di cinghiali infetti e con carni o prodotti a base di carne di animali infetti (compresi prosciutti e insaccati ancorché stagionati).

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