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«Cittadini in fuga dalla passeggiata: il porto somigliava a un piazzale di cava» foto

Sono iniziate le operazioni di imbarco alla banchina di ponente di terre finalizzate a lavori infrastrutturali nei porti di Genova e Savona. Italia Nostra scrive al sindaco di Carrara: «I camion limitino la velocità e si proceda ad annaffiare tutto il percorso»

CARRARA – «Gentile Sindaco, come Lei sa, considerata anche la soddisfazione espressa dal Suo Movimento nel novembre scorso al riguardo, da qualche mese sono iniziate le operazioni di imbarco alla banchina di ponente di ragguardevoli quantità di terre dalle cave di marmo, finalizzate a lavori infrastrutturali nei porti di Genova e Savona. Si parla di un totale di 3 milioni di tonnellate di materiale che corrispondono all’incirca a 150.000 camion sulle strade cittadine in un anno. Queste quantità si cominciano a vedere oltre che a sentire, sul viale Colombo e al porto: con stima benevola, ogni 4/5 minuti si registra l’arrivo di un camion. Ben venga l’economia circolare e l’asportazione dal monte di materiali pericolosi che potrebbero contribuire al dissesto idrogeologico, e ben venga il cabotaggio. Ma c’è un “ma”». Si apre così la lettera aperta della sezione apuo-lunense Italia Nostra al sindaco di Carrara Francesco De Pasquale. «In alcune giornate – proseguono dall’associazione -, dipende dal vento, la passeggiata sul molo per molti cittadini, legittimamente alla ricerca di aria pulita e di un po’ di relax, diventa problematica a causa delle polveri sollevate dai camion che “corrono” paralleli al tratto pedonale, su una strada che non viene minimamente annaffiata. Le alleghiamo alcune foto scattate il giorno 10 gennaio 2022. In questa stessa giornata, alcuni nostri soci sono stati testimoni delle lamentele e della “fuga” di diversi concittadini dalla passeggiata: l’area di svago assomigliava piuttosto ad un piazzale di cava».

«Considerato che questa condizione si protrarrà per più di un anno – chiudono da Italia Nostra – a nome dei molti cittadini che si sono rivolti a noi Le chiediamo di intervenire affinché i camion limitino la velocità all’interno del porto e affinché periodicamente e diffusamente venga annaffiato tutto il percorso, in particolare quello parallelo alla passeggiata. Non ci risponda che a maggio inizieranno i lavori del quarto lotto del water front e, che, dunque, possiamo pazientare. Si tratta di un intervento banale, che richiede solo buona volontà di Autorità ed operatori portuali».