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Donazioni sangue, Fratres Massa controcorrente: donazioni aumentate del 12%

MASSA – L’anno appena concluso è stato segnato ancora una volta dalla pandemia e per il secondo anno le donazioni di sangue in quasi tutta Italia sono notevolmente diminuite, così come in Toscana. «Per dovere morale, civile, sociale non possiamo permettere che ciò accada, in quanto  la Toscana necessita ogni giorno di una media di 700 trasfusioni. Sono tante e quella quantità si raggiunge raramente. – spiegano dal gruppo Fratres Massa – Nel mese di ottobre si è verificato che a Cisanello fosse tutto pronto per un trapianto di fegato, ma mancando il sangue necessario all’intervento, quell’organo è stato inviato in altra Regione; domandiamoci: e se fosse successo a me o a mio figlio o a un caro amico?».

«Quando è carente ed è possibile farlo, il sangue (e plasma) viene acquistato all’estero, ma, a prescindere dalla spesa che grava sulla nostra sanità, in quel prodotto ci sono meno garanzie igienico-sanitarie.  – spiegano dal gruppo Fratres – Dobbiamo quindi coinvolgere parenti e conoscenti in questa meravigliosa esperienza di vera solidarietà, il dono del sangue, il nostro oro rosso. Ad onor del vero, la Fratres è andata controcorrente; infatti grazie alla sensibilità dei nostri donatori, l’anno si è chiuso con un incremento del 12,9% sul 2020, e un incremento del 3,8% rispetto al 2019. È stato anche un anno record per tanti nuovi donatori ai quali diamo il benvenuto e un caloroso abbraccio per aver scelto la Fratres. La Fratres, da sempre, è impegnata fin dal suo nascere nella divulgazione della cultura del sangue, la cui donazione è un grande gesto di generosità oltre che una scelta di civiltà; per molti ammalati è un elemento fondamentale di sopravvivenza».

«Ci auguriamo che anche per l’anno in corso i nostri donatori vogliano mettere nei loro buoni propositi una costante continuità nelle donazioni. Un doveroso e giusto riconoscimento va alla dottoressa Anna Baldi, direttrice dei Cts della nostra provincia e a tutto lo staff medico, infermieristico e tecnico del Centro Trasfusionale del Noa per la loro professionalità, competenza e disponibilità. – concludono – Un saluto anche a tutte le associazioni dei donatori operanti nella nostra provincia per il loro impegno, con l’augurio che unitariamente si riesca infine a “produrre” quella necessaria quantità di sangue (e plasma) da offrire ai vari reparti ospedalieri».