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V PER VERITÀ

Auguro a tutte e a tutti un 2022 migliore di quello appena passato. Soprattutto a coloro che lo hanno iniziato malati in casa o in ospedale. Auguro a tutti noi un 2022 all’insegna della verità. Ne abbiamo estremo bisogno di verità dopo mesi di bugie veicolate da governanti, politici e, ahimé, dalla maggioranza dei media. Molte bugie (qualcuno oggi per fare il figo le chiama “fake news”) sulla base delle quali sono stati presi provvedimenti sempre più liberticidi. Quella più clamorosa è firmata proprio dal premier Mario Draghi che pochi mesi fa dichiarava senza mezzi termini che «il Green pass è una misura con cui gli italiani possono continuare a esercitare le proprie attività, a divertirsi, ad andare al ristorante, a partecipare a spettacoli all’aperto, al chiuso, con la garanzia però di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose». Questa garanzia non c’è stata, ovviamente. Ma per non smentirsi è necessario andare avanti e imporre più Green pass. Albert Einstein diceva che «la follia sta nel rifare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi».

L’ultima decisione che persevera e va in questa direzione è racchiusa nel decreto Quarantene e lockdown per i non vaccinati. Un provvedimento richiesto a gran voce anche dal presidente della nostra Regione, Eugenio Giani. Giani peraltro che viene, giustamente, bersagliato dai sindacati per i mancati investimenti in sanità e le mancate assunzioni di personale sanitario. Gli ospedali e la sanità territoriale sono in affanno e i cittadini di Massa-Carrara che chiedono aiuto alla sanità pubblica lo sanno benissimo.

Questo, per dirla tutta, anche a causa di decennali e criminali tagli alla sanità pubblica perpetrati negli anni dagli stessi che oggi ci dicono «la salute prima di tutto». Ma, nonostante ciò, il 2022 sarà l’anno in cui i tagli alla sanità pubblica ripartiranno (vedere l’ultima Nota di aggiornamento al Def, il documento di economia e finanza firmato dal governo dei “migliori”). Quindi siamo arrivati al paradosso per cui potenziali contagiati (ma vaccinati) possono andare in giro e i sani (ma non vaccinati) devono stare in casa. Questa è l’ultima conferma di quel che penso e ripeto da mesi: l’interesse del governo e dei vertici dello Stato non è la salute, tantomeno quello di limitare i contagi.

L’unica cosa che sono stati buoni a fare è puntare il dito contro il capro espiatorio “no-vax”, per cercare di arginare la valanga di bugie che hanno raccontato per mesi a chi si è fidato di loro in buona fede. Anche queste persone sono vittime. Il governo lo sa bene. Sa bene che si sta incartando nelle sue bugie, quindi per tenerli “buoni” e mantenere vive divisioni farlocche… «dagli al no-vax!». “Tanto sono solo 6 milioni”. Sono una minoranza le persone che hanno scelto legalmente di non vaccinarsi. “Quindi possiamo accanirci contro di loro. Sono una minoranza, li possiamo ricattare fino a togliergli il pane per vivere”. Questa, se non ve ne siete ancora accorti, è una china pericolosissima. La valanga-virus però è, appunto, una valanga come la verità, che ancora una volta si presenterà prorompente e inesorabile.

Sono sinceramente meravigliato, per non dire scioccato, di non vedere le piazze piene di antifascisti, democratici, difensori della Costituzione a protestare. Si è scesi in piazza per certe folli dichiarazioni di alcuni politici (che restano parole) e quando i politici approvano norme chiaramente liberticide se ne stanno zitti zitti. E ci sono anche quelli che ci godono: «Se lo meritano quei no-vax!». Quando naturalmente la causa di tutto quello che sta avvenendo in questi giorni non è colpa dei cosiddetti “no-vax”. Un interessante dato emerso in questi giorni dall’istituto Robert Koch ci certifica che non è colpa dei “no-vax” l’ondata di Omicron in Germania: quasi il 96% dei contagiati è vaccinato (quando i vaccinati totali sono circa il 73% della popolazione). Solo poco più del 4% sono i positivi non vaccinati. Ve lo immaginate se fosse stato un governo guidato da Silvio Berlusconi (a cui davano del dittatore un giorno sì e l’altro pure) a prendere certi provvedimenti?

Quasi mai nei miei editoriali mi sbilancio così, d’altronde siamo un giornale che dà spazio e continuerà a dare spazio a tutti e a tutte le opinioni. Siamo un giornale convintamente pluralista e democratico e tale rimarremo. Ma questa volta è stato passato il segno. Basta bugie. Basta. Abbiamo bisogno di verità e umanità. Mi viene in mente il grande e fin troppo dimenticato, Vittorio “Vik” Arrigoni: «Restiamo umani». Fino a oggi non lo abbiamo fatto. È triste.