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Tamponi, ora in Toscana quelli rapidi sono validi per stabilire la positività. Giani ha firmato foto

La nuova ordinanza del presidente della Regione. Fratelli d'Italia va all'attacco: «È saltato il tracciamento. Test introvabili o a prezzi inaccessibili»

TOSCANA – “L’ordinanza che ho firmato questo pomeriggio precisa le nuove modalità di diagnosi dei casi positivi e dei contatti stretti, le metodiche di tracciamento ed i criteri di fine isolamento e fine quarantena. In particolare, nel caso di positività del tampone antigenico rapido non si dovrà ricorrere alla successiva verifica col tampone molecolare: questo ridurrà drasticamente il numero di test richiesti, oltre a semplificare alcuni passaggi burocratici, legati per esempio al lavoro”. Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani spiega i contenuti dell’ordinanza emessa nel pomeriggio di oggi, che contiene ulteriori misure per la gestione dell’emergenza da Covid-19, anche alla luce delle difficoltà che stanno riscontrando i laboratori per analizzare le migliaia di tamponi molecolari (ne abbiamo parlato qui).

“Il test antigenico rapido – continua il presidente – avrà validità anche per stabilire i criteri di fine isolamento e di fine quarantena, rispettando i giorni previsti dalle disposizioni nazionali: 7 giorni di quarantena per chi ha completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni e 10 giorni di quarantena per i soggetti non vaccinati o che non hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni. Analogo discorso per i positivi, che potranno concludere l’isolamento con  test antigenici rapidi. E’ altresì evidente che coloro che risultano negativi al test antigenico rapido, ma sentono la necessità di una verifica ulteriore, dovranno rivolgersi al proprio medico curante che prenderà le misure più opportune di intervento”.

“Mi preme sottolineare – conclude il presidente Giani – che la Regione sta aumentando in maniera consistente il numero di addetti al tracciamento, in modo da far fronte ad un numero altissimo di verifiche di positività, sia delle persone potenzialmente colpite dal virus, sia dei contatti stretti. In ultimo aggiungo che tutto questo non deve far perder d’occhio l’importanza fondamentale della vaccinazione, dal momento che tutti coloro che hanno completato il ciclo con la terza dose stanno presentando un livello di difesa immunitaria dalla variante Omicron molto elevato. L’invito che rivolgo quindi a tutti i cittadini toscani è di prenotare la terza dose del vaccino, che è la vera e più importante protezione contro il Covid-19 e le sue varianti”.

Fratelli d’Italia: «È saltato il tracciamento»

“In Toscana è praticamente impossibile riuscire a farsi un tampone molecolare, quello necessario a uscire dalla quarantena. Da stanotte prenotarli col sistema sanitario regionale è impossibile. In alternativa, ci sono i tamponi messi a disposizione dalla sanità privata che hanno però raggiunto costi esorbitanti. In tutta la Regione, soltanto un istituto a Prato permette di eseguire lo screening senza appuntamento. Questa mattina centinaia di persone si sono messe pazientemente in fila in attesa del loro turno. Al freddo, costretti ad aspettare il proprio turno per ore. E’ una situazione indecente. Tutte le volte che abbiamo chiesto maggiori investimenti nello screening siamo stati tacciati di essere no-vax. Nell’ultima seduta di bilancio è stato bocciato un nostro ordine del giorno in cui chiedevamo tamponi gratuiti anche ai soli vaccinati. Anche stavolta Giani e Bezzini verranno a dirci che la sanità pubblica toscana è infallibile? O ammetteranno l’ennesimo flop nella gestione di questa pandemia? Se non arrivano altri molecolari o se non viene stabilito che anche i rapidi possono essere utilizzati per uscire dalla quarantena, la nostra Regione rischia la paralisi. La Toscana deve investire in tamponi e personale capace di farli, altrimenti sarà un vero e proprio caos il rientro dalle feste natalizie».

«Abbiamo presentato un’interrogazione in cui chiediamo a Giani e Bezzini cosa stia succedendo al portale regionale, se hanno provveduto all’acquisto di nuovo materiale per lo screening e perché la nostra Regione si sia trovata così impreparata all’ennesima ondata della pandemia, annunciata da settimane». Lo dichiarano Francesco Torselli, Vittorio Fantozzi, Alessandro Capecchi, Diego Petrucci e Gabriele Veneri del gruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano.

I contenuti dell’ordinanza

La Regione Toscana, in ottemperanza alle disposizioni del Governo, attraverso una specifica ordinanza firmata dal presidente della Giunta regionale, Eugenio Giani, precisa le nuove modalità di diagnosi dei casi positivi e dei contatti stretti, le metodiche di tracciamento ed i criteri di fine isolamento e fine quarantena.

Per quanto riguarda le modalità di diagnosi, a partire da domani, mercoledì 29 dicembre, il test antigenico rapido positivo sarà sufficiente a definire il caso confermato di Covid-19 ed a porre il soggetto in isolamento senza la conferma del test molecolare. Il test antigenico rapido dovrà essere esteso ai contatti stretti ad alto rischio del soggetto positivo, che saranno posti immediatamente in quarantena. Considerata l’elevata diffusione della variante Omicron sui molecolari positivi, inoltre, si è ritenuto opportuno che tutti i tamponi molecolari con esito “rilevato” siano considerati come potenziali Omicron ed immediato tracciamento.

Per quanto riguarda le metodiche, le centrali di tracciamento dovranno prioritariamente seguire le seguenti indicazioni: tracciamento dei casi positivi non vaccinati; tracciamento dei casi positivi vaccinati; tracciamento dei contatti stretti limitatamente a quelli avvenuti nelle ultime 48 ore. Le farmacie, le associazioni di volontariato, i laboratori privati, i medici di base e medicina generale ed i pediatri di libera scelta sono chiamati ad inserire in tempo reale e correttamente i test antigenici rapidi con esito positivo nei sistemi informatici regionali, al fine di garantire la tempestiva presa in carico dei soggetti.

Infine, per quanto concerne i criteri di fine isolamento e fine quarantena, l’ordinanza emessa dal presidente Giani prevede quanto segue. La conclusione dell’isolamento di un caso confermato di Covid-19, in ottemperanza a quanto stabilito dal Ministero della Salute, potrà essere effettuata anche attraverso test antigenici rapidi.  Per quanto riguarda la fine della quarantena, in relazione ai soggetti che hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, nel caso di contatti con casi di Covid-19 confermati, coloro che sono ad alto rischio, ovvero sottoposti a contatti stretti, devono rimanere 7 giorni in quarantena ed avere al termine di essa il test antigenico negativo oppure devono lasciar trascorrere 14 giorni di quarantena anche in assenza di test diagnostico, mentre i soggetti a basso rischio, per i quali non è necessaria la quarantena, devono mantenere le comuni precauzioni igienico-sanitarie come indossare la mascherina, tenere il distanziamento fisico, igienizzarsi frequentemente le mani e seguire le buone pratiche di igiene respiratoria.

Invece, per quanto riguarda i soggetti non vaccinati o che non hanno completato il ciclo da almeno 14 giorni, sempre nel caso di contatti con casi di Covid-19, sia i soggetti ad alto che quelli a basso rischio devono rimanere 10 giorni di quarantena ed avere esito negativo al test antigenico oppure lasciar trascorrere 14 giorni di quarantena anche in assenza di test diagnostico. La raccomandazione, in ogni caso, è quella di far eseguire un test diagnostico a fine quarantena, anche antigenico rapido, a tutte le persone che vivono od entrano in contatto regolarmente con soggetti fragili od a rischio di complicanze. L’ordinanza della Regione avrà validità, a partire da domani, per tutta la durata del periodo di emergenza sanitaria.