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Ampliamento porto, erosione e rischio idrogeologico: 13 associazioni scrivono a Sommariva

Balneari, albergatori, commercianti, esercenti e titolari di camping fanno squadra. I paladini apuoversiliesi: «Ci aspettiamo una risposta entro i primi giorni dell’anno nuovo come chiaro segno di augurio e possibilmente avvio di un dialogo»

MASSA-CARRARA – Questa mattina, 24 dicembre, i presidenti di tredici associazioni delle diverse categorie economiche di Forte dei Marmi, Montignoso e  Massa hanno condiviso e firmato una lettera al Presidente  dell’Autorità Portuale di Sistema della Liguria Orientale Mario Sommariva di richiesta di prove, studi e calcoli che dimostrerebbero che le opere di sistemazione e di ampliamento del porto di Carrara non accelererebbero il fenomeno erosivo e non comporterebbero rischio idrogeologico. Si tratta del primo atto delle iniziative tracciate durante l’assemblea dei Paladini Apuoversiliesi del 17 dicembre scorso.

“Siamo molto soddisfatti – ha detto Orietta Colacicco, presidente dei Paladini apuoversiliesi – perché in pochissimo tempo siamo riusciti a coinvolgere e mettere tutti insieme balneari, albergatori, commercianti e esercenti, camping della Partaccia”. Hanno firmato: per Unione proprietari e bagni Forte dei Marmi il presidente Martino Barberi, per l’associazione Bagni Cinquale il presidente Romina Bertocchi, per Confesercenti Fiba Toscana e per Confesercenti Massa il presidente Stefano Gazzoli, per il Consorzio Balneari Massa il presidente Itala Tenerani
per la Compagnia del Mare (Massa) il presidente Luca Martini, per il Cna-Balneari Massa-Carrara il Presidente Silvio Marchiori, per Federalberghi Forte dei Marmi il presidente Paolo Corchia,  per Federalberghi Costa Apuana  il presidente Sabrina Giannetti, per Confcommercio Forte dei Marmi il presidente Antonio Morini, per il Centro Commerciale Natiurale-Ccn di Forte dei Marmi il presidente Attilio Pagani, per il Ccn Cinquale il presidente Emanuela Del Freo, per Ageparc il presidente Marco Lucetti.

“Il progetto dell’ampliamento del porto di Carrara presentato dall’Autorità portuale in un recente incontro pubblico, desta molta preoccupazione – continua Colacicco – e il timore esteso da Massa sino a Forte dei Marmi, è che, oltre a determinare potenziale rischi idrogeologico alla foce del Carrione, acceleri l’erosione  in atto, che ha preso il via negli anni ‘30, quando si iniziò a realizzare il Porto di Carrara, “un porto innaturale”, così definito nel 1802 dalla relazione Lizzoli, “che avrebbe portato un’erosione di 200 passi ogni 52 anni. E’ quello che è successo. Ma la preoccupazione va anche alle opere di cui è stata programmata la realizzazione nel Piano Operativo Triennale 2022-2024. Opere, anche queste, che potrebbero aggravare il fenomeno erosivo. Queste sono il pennello adiacente il Piazzale Città di Massa, (opera in “Ambito 1”); il nuovo gate portuale di Levante all’interno del Piazzale Città di Massa esistente; il prolungamento della banchina Taliercio. Rimaniamo in attesa di una cortese risposta da parte del Presidente Sommariva  – chiude la presidente dei Paladini – entro i primi giorni dell’anno nuovo, diciamo entro il 7 gennaio 2022, come chiaro segno di augurio e possibilmente avvio di un dialogo”.