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Il club per l’Unesco “Carrara dei Marmi” celebra il neo cavaliere Alberto Moisè

CARRARA – I soci del Club per l’Unesco “Carrara dei Marmi”, a conclusione dell’assemblea ordinaria, si sono riuniti in un incontro conviviale per festeggiare il socio Alberto Moisè che è stato insignito della prestigiosa onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. La motivazione letta al momento della consegna della Onorificenza così recita: “Dedito alla lavorazione del marmo sin dall’età di 14 anni, nel 1964, Alberto riesce a mettersi in proprio ed inizia a produrre oggetti in marmo da ornamento e arredamento. Nel 1974, crea il laboratorio per la lavorazione del marmo su scala industriale denominato “Lavorazione Marmi e Graniti” con sede a Massa, azienda sempre all’avanguardia sotto il profilo tecnologico e tuttora diretta dal suo fondatore. Alberto Moisè ha i suoi lavorati in tutto il mondo, e in grandi strutture architettoniche quali: la Chiesa di Padre Pio di Pietrelcina, la Basilica della Madonna Nera di Cracovia, la Piazza della Pace in Svizzera, l’Ambasciata spagnola. Moisè è socio del “Club Unesco di Carrara dei Marmi”, associazione impegnata nella promozione di eventi culturali anche in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Carrara. Nel 1990 ha ricevuto l’attestato di Benemerenza come titolare dell’azienda dall’Associazione Nazionale Marmi e Macchine e nel 2018 ha ricevuto dalla Camera di Commercio di Massa Carrara il “Premio fedeltà al lavoro Apuano e Lunigianese” all’estero per i suoi 40 anni di attività nel settore”.

Tutti questi ambiti riconoscimenti testimoniano una vita dedicata al lavoro nel settore del marmo che Moisè classe 1936, esercita ancora malgrado l’età avanzata con professionalità e dedizione. Infatti la vitalità, la passione, e il forte senso del dovere uniti al coraggio e ad una buona dose di ottimismo non sono mai venuti meno ed è proprio questo insieme di valori  il fondamento della sua eccellente carriera. Moisè appartiene a quella generazione, che segnata dalla tragicità della guerra negli anni dell’infanzia ne è uscita temprata e precocemente matura; con la volontà di superare le difficoltà del momento ha contribuito alla rinascita e ricostruzione dell’Italia. Persona generosa e altruista Moisè entra quotidianamente in azienda nello stesso orario dei dipendenti che considera parte della sua famiglia, una famiglia bella e numerosa. Con la moglie Violetta ha cresciuto e educato quattro figlie tutte laureate, che hanno realizzato il sogno di studiare che il padre aveva dovuto riporre nel cassetto. Per le nuove generazioni, compresi i suoi stessi nipoti e pronipoti rimane un esempio di serietà e dedizione al lavoro, nel volontariato per l’Unesco un patrimonio di saperi identitari della cultura del marmo.