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Palazzo Ducale, 400mila euro per i lavori al lotto 1. Approvato il progetto esecutivo

Ultimi passaggi prima di vedere il cantiere attivo lungo il lato del Palazzo Ducale di Massa che si affaccia su Via Guidoni

MASSA – Ultimi passaggi prima di vedere il cantiere attivo lungo il lato del Palazzo Ducale di Massa che si affaccia su Via Guidoni: in questi giorni, infatti, il Settore Finanza e Patrimonio della Provincia di Massa-Carrara ha provveduto ad approvare il progetto esecutivo ed ha avviato la procedura negoziale per l’affidamento dei lavori di messa in sicurezza delle gronde e di restauro della facciata. Si tratta di un intervento da 400 mila euro che riguarda, per l’appunto il primo lotto.

“Lo avevamo promesso e lo abbiamo mantenuto – ha dichiarato il presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti. Ci eravamo impegnati a trovare le risorse nel bilancio del 2021 e ad attivare entro l’anno la procedura di gara di questo primo lotto, seppure tra le mille difficoltà dovute alle procedure burocratiche, non ultime una dotazione organica da tempo oramai insufficiente e che comunque stiamo piano piano potenziando con i concorsi e le assunzioni. All’inizio non avevamo soldi in bilancio, poi finalmente il finanziamento lo abbiamo messo a disposizione a luglio 2021, dopo l’approvazione del consuntivo 2020 con la destinazione dell’avanzo di amministrazione. I  mesi successivi li abbiamo dedicati all’approvazione del progetto esecutivo e all’avvio della procedura negoziale che è stata pubblicata ed è disponibile sul Portale Start, il sistema telematico  acquisti della Regione Toscana.

Si chiude così un percorso che è stato necessariamente lungo e non facile, considerando che abbiamo a che fare con la porzione di facciata che ha origini più antiche perché costituiva l’impianto originario del palazzo,  e che, comunque, è la prima parte di quello che ci vedrà ancora impegnati nei prossimi anni per completare l’opera con la facciata di Piazza Aranci e quella su via Alberica”.

Ripercorriamo quindi brevemente quelle tappe: risale al 2015 l’insorgere della problematica della messa in sicurezza delle gronde e di altri elementi della facciata. Nel 2016 si arriva ad una prima conferenza dei servizi per l’illustrazione dei possibili interventi progettuali e delle possibili soluzioni da adottare. A seguire poi abbiamo avuto la valutazione dello stato di conservazione delle strutture di gronda da parte del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa e la diagnostica eseguita sugli elementi lignei. Si è quindi presentata la necessità di mettere in sicurezza l’area in attesa dei lavori, con il posizionamento dei ponteggi per garantire la circolazione e il libero passaggio lungo la strada.

Sul versante progettuale invece nel 2017 è stato affidato il servizio di progettazione strutturale per la messa in sicurezza delle gronde mentre nel 2019 è stato affidato il servizio di progettazione architettonica,  per arrivare quindi al progetto definitivo ed esecutivo, che ha reso necessario il confronto con la Sovrintendenza per l’approvazione. Ultimo passaggio, certamente non secondario, il reperimento delle risorse, oltre a quelle già spese e impegnate per le attività di rilievo e progettazione.

Passando all’intervento e alla sua descrizione si tratta di un’operazione né semplice né facile considerando la tipologia dell’edificio: basta scorrere la lunga relazione che puntigliosamente descrive le vari fasi di lavorazione per rendersene conto.

Si inizierà con un cantiere pilota dove si prenderanno in considerazione le tipologie di problematiche e la loro risoluzione.

Il consolidamento delle gronde sarà effettuato smontando  il manto di copertura, costruendo la struttura antiribaltamento e ripristinando il settore di solaio smontato con struttura primaria e secondaria in  legno.

C’è poi la problematica relativa a tutti gli elementi lignei legata alla vetustà del materiale con la necessità di valutare singolarmente le varie  travi e mensole. Dovranno poi essere smontati e accantonati gli elementi lignei originali che dovranno poi essere rimontati.

Verranno poi riproposti i decori pittorici preesistenti come pure è previsto il restauro e la pitturazione degli intonaci e delle modanature (nella relazione è indicato a questo proposito quello che potremmo definire un vero e proprio disciplinare relativo all’intervento sugli intonaci con relative casistiche di dettaglio).

Si interverrà anche sul degrado che interessa i marmi delle balaustre  e sui busti di cemento senza dimenticare poi l’annoso problema che riguarda la concentrazione di guano ed altri materiali legato alla presenza e nidificazione dei volatili: è previsto, infatti, il montaggio di un sistema elettrico a bassa tensione per il loro allontanamento.

I vari interventi verranno documentati alla fine dei lavori con un consuntivo scientifico che comprenderà una relazione tecnico-scientifica e la documentazione fotografica eseguita durante le varie fasi dei lavori.